Nel primo global OPerational EXpenditure Report dell’Eic si stima che durante l’anno passato sono stati commissionati 335 progetti di impianti per fonti energetiche rinnovabili, di cui: 159 ad energia solare, 128 per l’eolico onshore e 6 offshore, 15 per l’idroelettrico e 10 per generare energia da rifiuti. Un bel passo in avanti, ma in un mix energetico mondiale tutto da rivedere e migliorare in chiave green nei prossimi anni.
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L’energia elettrica da fonti pulite cresce nel mondo
L’anno passato le fonti energetiche rinnovabili sono cresciute in tutto il mondo. Una buona notizia, anche se rispetto agli obiettivi climatici e ambientali fissati al 2050 c’è ancora molta strada da fare. Secondo i nuovi dati illustrati oggi dall’Energy industries council (Eic), i progetti di energia rinnovabile realizzati hanno aggiunto 66 GW di energia pulita alla rete elettrica globale.
Nel primo global OPerational EXpenditure Report dell’Eic, si stima che durante l’anno passato sono stati commissionati 335 progetti di impianti per fonti energetiche rinnovabili, di cui: 159 ad energia solare, 128 per l’eolico onshore e 6 offshore, 15 per l’idroelettrico e 10 per generare energia da rifiuti.
Secondo i ricercatori Eic, associazione a cui hanno aderito oltre 800 membri in tutto il mondo e che copre praticamente tutti i settori energetici, a contribuire maggiormente alla decarbonizzazione della rete elettrica è stata l’energia solare, con un’aggiunta di 25,7 GW durante il 2022.
Dall’eolico offshore sono arrivati 3,7 di energia elettrica 100% green, mentre da quello onshore nen 22 GW.
I Paesi al mondo che si sono dimostrati più virtuosi nella generazione di energia pulita da fonti rinnovabili sono stati Francia, Italia, Giappone, Regno Unito e Stati Uniti (Russia e Cina non fanno parte dello studio).
Il un mix energetico mondiale certamente sempre più green, ma ancora dominato dai combustibili fossili, che però iniziano a mostrare un calo di capacità media dei progetti realizzati (nel Report ci sono anche i dati relativi a petrolio, carbone, gas naturale e liquefatto, idrogeno, oleodotti, terminali, biocarburanti e industria petrolchimica.
C’è da lavorare di più per migliorare in chiave green il mix energetico globale
“Il mondo ha bisogno di un mix energetico più equilibrato e diversificato, che ci consenta di affrontare sfide rilevanti, come la sicurezza e l’accessibilità energetica, dando priorità anche alla sostenibilità”, ha affermato in una nota Neil Golding, Head of Market Intelligence di EIC, aggiungendo che “sebbene esista una promettente pipeline di progetti di energia pulita, come dimostrato dai dati diffusi da Eic, la catena di approvvigionamento globale potrebbe an cora non avere tutta la capacità necessarie per realizzare questi progetti e raggiungere quindi gli obiettivi climatici programmati”.
Per fare un esempio pratico, dati Eic alla mano, ci sono progetti da realizzare che potrebbero generare oltre 140 GW di energia elettrica pulita da piattaforme eoliche galleggianti offshore entro il 2035, ma per realizzarli servirebbero nuovi investimenti, cambiamenti significativi nella catena di approvvigionamento, produrre nuove turbine e avere a disposizione tanti cavi, senza contare eventuali problemi burocratici autorizzativi da dover risolvere.
Per raggiungere gli obiettivi green fissati da tantissimi Paesi del mondo al 2050 servono nuove politiche, piani di investimento più ampi, l’impiego di nuove tecnologie, capacità di raccolta e riciclaggio di materiale esausto, la strutturazione di una filiera lunga e ben collaudata.
Complessivamente, nel report sono stati riportati tutti i progetti di impianti e centrali per generare energia elettrica pulita e/o rinnovabile, come quelli alimentati con il solare, l’eolico, l’idroelettrico, il geotermico, le biomasse, ma anche nucleare e rifiuti, a cui si sono aggiunti sistemi di stoccaggio dell’energia generata.