Roma, 08/09/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Rinnovabili, la classifica dei Paesi che attraggono più investimenti: l’Italia sale al 13° posto

11
Home > Policy > Policy Mondo > Rinnovabili, la classifica dei Paesi che attraggono più investimenti: l’Italia sale al 13° posto

Online il 63° report Renewable Energy Country Attractiveness Index e la nuova analisi dei mercati mondiali dei sistemi di accumulo tramite batteria, entrambi di EY. Chiavari: “Necessario non solo aumentare il numero di installazioni di rinnovabili, ma anche sfruttare le opportunità tecnologiche”.

Capacità di attrarre investimenti e opportunità di sviluppo nelle rinnovabili, ecco la classifica per Paesi

L’Italia è il Paese del sole e del mare. Potremmo vantare numeri record con il solo fotovoltaico, ma impedimenti burocratico-amministrativi e una scarsa lungimiranza da parte del mondo della politica istituzionale, hanno a dir poco rallentato la nostra corsa alle rinnovabili, ponendoci in una situazione di attesa, che certamente non giova alle nostre imprese e alle nostre tasche.

Secondo il nuovo report EY dal titolo “Renewable Energy Country Attractiveness Index” (RECAI), che classifica i primi 40 Paesi al mondo per attrattività di investimenti e opportunità di sviluppo nel settore delle energie rinnovabili, l’Italia sale al 13° posto.

Una buona notizia a metà, o forse anche meno, sia perché parliamo di una posizione guadagnata, sia per le potenzialità inespresse dell’Italia in quest’ambito, sia per la necessità di fare molto di più, in chiave di obiettivi di sviluppo sostenibile e target climatico-ambientali.

In sostanza, ci spiegano i ricercatori, abbiamo il bisogno di accelerare la transizione e aumentare il volume di investimenti dedicati alle rinnovabili, triplicando così la capacità nel suo complesso entro la fine del decennio.

La Top Ten del Recai: Boom del Giappone, la Spagna perde posizioni

1 Stati Uniti

2 Cina

3 Germania

4 Francia

5 Australia

6 Regno Unito (+1 posizione)

7 India (-1)

8 Danimarca (+1)

9 Canada (+2°)

10 Giappone (+3)

Seguono fino al 20° posto: Olanda (+1), Spagna (-4), appunto l’Italia (+1 posizione), l’Irlanda (-2), il Cile (+1), la Grecia (+2), il Belgio (+4), la Polonia (-3), la Svezia (-2) e Brasile (-1).

Italia: aumentare il numero di installazioni e sfruttare le opportunità tecnologiche

L’Italia ha fatto progressi significativi nel settore delle rinnovabili, ma questo slancio deve continuare e intensificarsi. Con i nuovi decreti FER X e FER 2, abbiamo l’opportunità di accelerare sul percorso della transizione energetica e di avvicinarci agli obiettivi prefissati a livello nazionale. Ma per farlo, sarà necessario non solo aumentare il numero di installazioni, ma anche sfruttare le opportunità tecnologiche”, ha commentato Giacomo Chiavari, EY Energy Strategy & Transactions Europe West Leader.

In particolare, ha aggiunto Chiavari, “bisogna guardare con occhio attento l’opportunità dello stoccaggio, fattore stabilizzante della rete che permetterà un ingresso più controllato della nuova capacità rinnovabile. Per sfruttare il potenziale dei BESS, è fondamentale l’impegno di tutti gli stakeholder. Innovazione da parte dei produttori della tecnologia (per garantirne competitività), partnership strategiche, per condividere necessità e competenze che questo nuovo ramo di investimenti si porta dietro, e una gestione attenta dei rischi, sono elementi chiave per consolidare lo sviluppo di questi sistemi e per realizzare un futuro realmente sostenibile e resiliente”.

I sistemi di accumulo, Italia al sesto posto nel mondo

Per favorire, promuovere e accelerare l’installazione delle rinnovabili è centrale anche investire sui sistemi di accumulo di energia tramite batterie (BESS), che sono essenziali per gestire l’intermittenza di queste fonti pulite.

Entro la metà del secolo, la domanda di energia elettrica nel mondo crescerà di quasi 2 volte. Secondo stime EY, la capacità BESS crescerà di 10 volte, passando dagli attuali 160 GWh ai 1800 GWh entro il 2030.

Nell’EY BESS Index 2024, la classifica dei mercati globali dei sistemi di accumulo, l’Italia si posiziona al 6° posto.

In futuro le cose potrebbero ulteriormente migliorare, con nuove gare di stoccaggio attese per il 2030 da 71GWh.

Necessario più che mai un quadro regolamentato ottimale per potenziare lo sviluppo italiano di tali sistemi. A riguardo, è stato avviato in Italia il modello di regolazione MACSE (Mercato a termine degli stoccaggi).

La crescita delle energie rinnovabili significa che le reti elettriche devono diventare più flessibili e resilienti. Mentre i sistemi elettrici diventano sempre più digitali, assistiamo a una rapida e radicale trasformazione del mercato dell’energia, che si sta spostando verso un sistema decentralizzato in cui i consumatori generano l’energia di cui hanno bisogno e scaricano il surplus sulla rete. Spinto da queste tendenze in evoluzione, l’accumulo di energia della batteria sta diventando una tecnologia chiave per supportare la transizione energetica.

Altro passaggio importante, secondo lo studio, è dare maggiore spazio all’innovazione di settore, unica via per ottenere vantaggi competitivi e migliorativi a livello tecnologico.

Oltre alle oramai tradizionali batterie al litio, stanno emergendo anche nuove soluzioni, come le batterie a flusso di vanadio e al sodio-ione, che grazie alle loro performance e costi attesi promettono di trasformare nei prossimi anni il mercato dello storage energetico.

Giornalista

Articoli correlati