Nel 2025 domanda e offerta di petrolio aumenteranno meno del previsto, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia. A incidere sono le sanzioni imposte dagli Usa, le temperature e il mercato cinese. Il surplus sarà globale.
Oil market report
Mercato petrolifero leggermente più rigido rispetto al report di dicembre 2024 per l’Agenzia Internazionale per l’Energia.
L’Oil market report di ieri indica infatti una stretta sull’offerta dovuta alle nuove sanzioni statunitensi – contro le esportazioni di petrolio dell’Iran del 19 dicembre ed energetiche della Russia del 10 gennaio – che potrebbero interferire ulteriormente sui flussi di approvvigionamento petrolifero, come indicato anche nel primo rapporto OPEC del 2025.
“Manteniamo le nostre previsioni di approvvigionamento ma le nuove misure potrebbero comportare un restringimento degli equilibri del greggio e dei prodotti” si legge nel report.
Offerta e surplus
Per il 2025 l’Agenzia prevede una crescita dell’offerta globale di petrolio di 1,8 milioni di barili al giorno, un dato inferiore all’1,9 milioni di barili al giorno indicato nel report di dicembre. Il report specifica che “quasi tutta la crescita proverrà da Paesi non-Opec+, soprattutto Stati Uniti, Brasile, Guyana, Canada e Argentina”.
Se questo calo di offerta diminuirà ulteriormente – a causa di impatti meteorologici, oltre che delle sanzioni Usa – le scorte di petrolio possono essere rapidamente prelevate per soddisfare le esigenze operative nel breve termine.
Il resoconto di gennaio 2025 indica che, per l’anno appena iniziato, il surplus di offerta sarà alto e pari a 720 mila barili al giorno.
Prevede, inoltre, che i produttori non-OPEC+ aggiungeranno altri 1,5 milioni di barili al giorno di offerta nel 2025, guidati da Stati Uniti, Brasile, Guyana, Canada e Argentina e dovrebbero coprire sia le potenziali interruzioni dell’offerta che la crescita della domanda.
La domanda
La diminuzione dei prezzi dei carburanti, le temperature in leggero calo negli Stati Uniti e in Europa – dopo due anni di inverni miti – e l’abbondanza di materie prime petrolchimiche hanno comportato una crescita totale della domanda di petrolio per il 2024, che ha registrato un aumento di 1,5 milioni di barili al giorno.
L’IEA prevede un trend in crescita anche per il 2025, con una domanda globale di petrolio che aumenterà di 1,05 milioni di barili al giorno, ma con un calo di 30.000 unità giornaliere rispetto alle previsioni di dicembre.
Tale diminuzione è dovuta principalmente a un rallentamento dell’economia cinese, fattore che ha guidato per anni la crescita della domanda globale di petrolio, con un boom nel 2023, nonché a una richiesta inferiore da parte di Arabia Saudita, Brasile e India.