Una guida per valutare i sistemi energetici nazionali e pianificare azioni strategiche. Così l’IEA propone ai Governi di tutto il mondo indicazioni su come raccogliere e catalogare i dati, e propone casi studio di 12 Paesi.
La raccolta dei dati
Valutare i sistemi energetici nazionali e pianificare azioni strategiche. È il duplice obiettivo della “Guida al rafforzamento delle capacità nazionali per il monitoraggio delle transizioni energetiche” dell’Agenzia Internazionale per l’Energia.
Il documento è stato realizzato per supportare i Paesi nella raccolta dei dati nazionali, fondamentali per monitorare le politiche energetiche e climatiche e per la produzione di bilanci energetici nazionali su base annuale.
Colmare le lacune nella raccolta e nell’analisi dei dati significa allocare in maniera corretta il consumo delle diverse fonti energetiche e tracciare gli impatti relativi alle implicazioni climatiche, emissioni di gas serra in primis.
Le tre dimensioni della guida
I dati rappresentato quindi un elemento fondamentale per il processo decisionale. Catturare i flussi mancanti e migliorare l’aggregazione dei dati esistenti significa realizzare bilanci nazionali corretti.
Per sviluppare bilanci energetici solidi è necessario fare una buona pianificazione e avere un approccio strategico, ma è importante anche avere risorse e infrastrutture, competenze e strumenti informatici innovativi e capaci di una adeguata diffusione.
Per supportare i Paesi nello sviluppo di roadmap nazionali, la guida IEA suggerisce che i dati vengano raccolti e analizzati attraverso tre fasi distinte: la dimensione strategica, chiamata ‘plan’; gli aspetti operativi, definiti ‘setup’; e i processi dei dati, denominati ‘track’. Ognuna di esse è a sua volta scomposta in 3 elementi.
Esigenze e utenti dei dati, sviluppo della strategia e meccanismi di finanziamento per la dimensione strategica; risorse umane, tecniche e finanziarie, accordi istituzionali e quadro giuridico per la dimensione setup; raccolta dei dati, metodologia e verifica della qualità, gestione e innovazione dei dati, e accesso alla loro diffusione per i processi relativi ai dati, appunto.
Casi studio e soluzioni
Attraverso questa suddivisione della raccolta e dell’organizzazione dei dati è possibile anche misurare i progressi verso obiettivi chiave, quale, per esempio, l’Obiettivo 7 di Sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite: garantire l’accesso a energia pulita e conveniente.
Per questo, la guida offre casi studio e approfondimenti sia su Paesi con sistemi di statistiche energetiche avanzati, sia per quelli con sistemi meno solidi.
I casi studio analizzati hanno infatti riguardato tanto il Canada quanto il Kenya, sia la Nigeria, che la Georgia, la Costa Rica, la Francia, il Kazakhistan, il Brasile, l’Irlanda, la Finlandia e la Moldavia. Alla Gran Bretagna sono stati dedicati due casi studio differenti.
A ogni caso studio seguono proposte di soluzioni a breve termine, definite “a portata di mano” e best practice da attuare nel medio termine. L’idea dell’IEA è quella di rendere l’esperienza di ogni Stato utile per gli altri Paesi, al fine di valutare i sistemi energetici nazionali in maniera corretta.