Secondo il rapporto Sweden 2024: Energy Policy Review dell’IEA la Svezia ha il potenziale per diventare leader globale nelle tecnologie pulite e nella decarbonizzazione industriale. Grazie a un solido quadro politico e a risorse naturali favorevoli, il Paese può puntare su elettrificazione ed espansione del settore a basse emissioni per raggiungere l’obiettivo net zero entro il 2045.
Leader della transizione energetica
La Svezia ha tutte le carte in regola per diventare un leader globale nello sviluppo delle tecnologie pulite e dell’ industria a basse emissioni. A dirlo è il nuovo rapporto dell’Agenzia Internazionale per l’Energia (IEA) intitolato Sweden 2024: Energy Policy Review. Il documento evidenzia il potenziale della Svezia nell’ambito delle energie rinnovabili, segnalando le azioni necessarie a guidare la trasformazione industriale verde nel Paese scandinavo.
Sfide e opportunità per l’elettrificazione
Sfruttando il sistema elettrico a basse emissioni, le risorse naturali e la favorevole conformazione geologica, la Svezia, sottolinea il Rapporto, sta accelerando il percorso verso l’elettrificazione, con una possibile duplicazione della domanda di elettricità entro il 2045. Il 2045 è anche la data limite indicata per il net zero svedese, ossia una riduzione dell’85% delle emissioni domestiche di gas serra (GHG) rispetto ai livelli del 1990 (già ridotte del 38% rispetto ai livelli del 1990 nel 2023), tenendo conto delle assorbimenti previsti. Gli ambiziosi obiettivi sono supportati da un solido quadro politico che include tappe intermedie vincolanti, un piano d’azione climatica aggiornato ogni quattro anni, una legislazione sul clima favorevole e un Consiglio per le Politiche Climatiche che valuta annualmente le politiche svedesi sul clima. Espandere il settore dell’energia elettrica a basse emissioni della Svezia per elettrificare il sistema energetico nel suo complesso è, dunque, fondamentale per raggiungere la prossima fase della sua transizione.
Tale incremento pone il sistema elettrico del Paese di fronte a diverse sfide, tra cui il bisogno di una pianificazione sistemica. In particolare, l’Agenzia individua come cruciali i seguenti fattori:
- la crescita della domanda industriale nel nord del Paese
- lo sviluppo dell’eolico offshore nel sud
- l’incertezza sul futuro delle centrali nucleari
- ritardi nei permessi per le nuove linee di trasmissione.
Idrogeno e decarbonizzazione industriale
L’industria svedese sta puntando sull’idrogeno verde come elemento chiave per la decarbonizzazione, in particolare nella produzione di acciaio a basse emissioni. Sebbene incoraggianti, gli sforzi richiedono una strategia nazionale per l’idrogeno che chiarisca il ruolo del vettore nel mix energetico futuro e definisca responsabilità e obiettivi per lo sviluppo del settore.
Settore dei trasporti
Secondo il rapporto dell’AIE, il settore dei trasporti rappresenta un nodo critico per il raggiungimento degli obiettivi climatici della Svezia. Negli ultimi anni, il Paese ha compiuto progressi significativi nella diffusione dei veicoli elettrici, grazie anche agli incentivi governativi. Tuttavia, in seguito ad evoluzioni recenti, gli aiuti sono stati ridotti, così come la quota di biocarburanti volta ad abbattere le emissioni nel trasporto su strada.
Di conseguenza, la Svezia dovrà valutare se le attuali politiche nel comparto siano sufficienti a mantenersi in linea con gli obiettivi nazionali e quelli dell’Unione Europea.
Efficienza energetica negli edifici
A causa del clima rigido e della presenza di un settore industriale altamente energivoro, la Svezia potrebbe beneficiare molto dall’efficientamento del settore edilizio. In un contesto di crescente domanda di elettricità, il risparmio energetico potrebbe, infatti, svolgere ruolo cruciale nell’ottimizzazione delle risorse.