Il presidente Donald Trump ha dichiarato che potrebbe essere possibile un nuovo accordo commerciale USA-Cina, cercando di ridurre le tensioni tra Washington e Pechino. Tuttavia, non ha fornito dettagli concreti, mentre le tariffe del 10% sulle importazioni cinesi restano un punto critico. Il percorso verso un nuovo patto potrebbe essere accidentato, specialmente per le forniture energetiche e industriali tra i due Paesi.
Trump apre a un nuovo accordo commerciale con la Cina
Arrivano i primi segnali di distensione tra USA e Pechino. Il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha infatti dichiarato che è possibile raggiungere un nuovo accordo commerciale con la Cina, mostrandosi disponibile a evitare un’escalation delle tensioni tra Washington e il gigante asiatico.
“È possibile, è possibile“, ha risposto il Tycoon alle domande dei giornalisti in merito alla possibilità di un nuovo patto con la Cina.
Tuttavia, il presidente non ha fornito le specifiche di un eventuale accordo, e alla luce degli ultimi avvenimenti qualsiasi intesa incontrerebbe ostacoli significativi. Trump ha, infatti, aumentato la pressione su Pechino imponendo un dazio aggiuntivo del 10% su tutte le importazioni cinesi, in risposta a quelle che ha definito pratiche commerciali sleali e alla mancata azione della Cina nel contrastare il traffico di fentanil verso gli Stati Uniti.
Trump elogia Xi Jinping ma resta vago sui colloqui diretti
Nonostante le tensioni, Trump ha elogiato il presidente cinese Xi Jinping, senza fare riferimento a quando i due leader parleranno direttamente.
“C’è un po’ di competizione, ma il rapporto che ho con il presidente Xi è ottimo“, ha dichiarato.
Intanto, in merito agli ultimi commenti del presidente americano, la Cina sollecita gli Stati Uniti al “rispetto reciproco“.
Nel gennaio del 2020, Trump aveva negoziato un primo accordo con la Cina, con cui Pechino si impegnava a combattere il furto di proprietà intellettuale americana, acquistare 200 miliardi di dollari in prodotti statunitensi entro l’anno successivo e ridurre alcune barriere commerciali. Tuttavia, le relazioni tra i due Paesi sono state compromesse poche settimane dopo, con lo scoppio della pandemia di Covid-19, che Trump ha attribuito alla Cina.
Effetti sui mercati: lo yuan cinese recupera terreno
Le dichiarazioni di Trump, rilasciate durante le ore di apertura dei mercati asiatici, hanno subito influenzato il sentiment degli investitori. Lo yuan offshore è salito dello 0,2% dopo tre sessioni consecutive di ribassi, mentre lo yuan onshore ha guadagnato lo 0,1%. Anche le azioni cinesi hanno ridotto le perdite iniziali: l’indice Hang Seng China Enterprises ha contenuto il calo intraday all’1,5%, dopo aver toccato il -2,4%.