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Copernicus, 2024 l’anno più caldo dal 1850

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Pubblicato il Rapporto Global Climate Highlights 2024 dell’Osservatorio Copernicus. Sforata di 1,5°C la soglia della temperatura dell’aria stabilita dall’accordo di Parigi. Livelli record per i gas serra e per la temperatura della superficie del mare. Il 2024 segue a un 2023 altrettanto anomalo e preoccupante.

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Global Climate Highlights 2024

Dal 1850, anno dal quale iniziano i rilievi sulla temperatura del globo terrestre, non si è mai avuto un anno così caldo.

Il 2024 è stato l’anno più caldo per tutte le regioni continentali, ad eccezione di Australasia e Antartide, registrando una temperatura media di 15,10°C: 1,6°C in più rispetto al livello preindustriale. Si tratta di uno 0,1°C che ha sforato per 11 mesi (durante l’anno) la soglia stabilita dall’accordo di Parigi per ridurre significativamente i rischi e gli impatti del cambiamento climatico.

La temperatura media globale del 2024 è stata di 0,12°C superiore a quella del 2023, e 0,72°C più alta rispetto alla media del 1991-2020, indica il rapporto di Copernicus “Global Climate Highlights 2024”, che rende note le specifiche per il 2024.

Da gennaio a giugno 2024 ogni mese è stato più caldo del mese corrispondente di qualsiasi anno precedente, agosto 2024 ha eguagliato il caldo record di agosto 2023 e i mesi di luglio, settembre, ottobre, novembre e dicembre 2024 sono stati i secondi più caldi registrati, con temperature inferiori solo ai corrispettivi mesi del 2023.

Non solo temperature alte

Il 2024 è stato l’anno più caldo anche per la temperatura della superficie del mare, oltre che per quella dell’aria, con conseguente crescita di fenomeni atmosferici estremi, tra cui inondazioni, ondate di calore e incendi boschivi, secondo il report.

La temperatura della superficie del mare è stata superiore alla media nella maggior parte dei bacini oceanici, raggiungendo valori record nell’Atlantico settentrionale, nel Pacifico occidentale e nell’Oceano Indiano.
Anche nell’oceano extrapolare ha raggiunto valori record da gennaio a giugno 2024, con un nuovo record mensile di 21,07°C registrato a marzo.
In Antartide, dopo aver raggiunto minimi record per il periodo dell’anno per gran parte del 2023, l’estensione del ghiaccio marino è stata di nuovo ben al di sotto della media per diversi mesi del 2024. La ridotta copertura di ghiaccio marino ha innescato un circolo vizioso, contribuendo (a sua volta) a temperature dell’aria superficiale insolitamente elevate intorno all’Antartide e al conseguente innalzamento della temperatura globale.

Battuti i record globali anche per i livelli di gas serra, con concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano che hanno raggiunto, rispettivamente, i livelli record di 422,1 ppm e 1897 ppb.

I dati europei

Le temperature record del 2024 si sono avvertite soprattutto nell’Europa centrale, orientale e sud-orientale, con una temperatura media di 10,69 °C: 0,28 °C in più rispetto al 2020, l’anno precedente più caldo per il Vecchio Continente.

Nello specifico, il resoconto indica che la primavera e l’estate 2024 sono state le più calde in assoluto, rispettivamente con +0,36°C rispetto alla primavera record del 2014 e +0,20°C rispetto all’estate record del 2022.
L’inverno europeo è stato il secondo più caldo mai registrato: solo 1,4 °C più freddo rispetto a quello più caldo del 2019/20. La temperatura media per l’autunno 2024 è stata infine la terza più alta mai registrata, con 0,21 °C in meno rispetto all’autunno più caldo del 2020.

Le previsioni per il futuro

Cosa accadrà nel 2025? Potrebbe diventare il terzo, forse addirittura il secondo, anno più caldo mai registrato a livello globale, toccando 1,9°C al di sopra della temperatura stabilita dall’accordo di Parigi.

Entro il 2028, inoltre, c’è una probabilità del 47% che a superare la soglia di 1,5°C non sia un singolo anno ma il quinquennio stesso.

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