I governi di 45 Paesi, a margine dell’VIII Conferenza sull’efficienza energetica organizzata a Versailles dall’IEA, hanno sottoscritto una dichiarazione congiunta per raddoppiare entro il 2030 gli obiettivi di efficienza, spostando l’asticella dal 2,2% di oggi al 4% annuo. Ci riusciranno?
Conclusa l’VIII Conferenza IEA sull’efficienza energetica
L’ VIII Conferenza sull’efficienza energetica organizzata dalla IEA a Versailles, si è conclusa con una dichiarazione congiunta di 45 Paesi. I governi, riuniti in una tavola rotonda, hanno approvato l’obiettivo di raddoppiare entro il 2030 gli obiettivi di efficienza, il che significa spostare l’asticella dal 2,2% di oggi al 4% annuo. Un traguardo importante che consentirà di promuovere una crescita sostenibile e andare incontro agli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione.
La dichiarazione di Versailles
Più nel dettaglio, i governi di Africa, Americhe, Asia ed Europa hanno acceso i riflettori su alcuni temi ritenuti cruciali per accelerare i processi di transizione green entro il decennio, esortando le parti interessate a rafforzare l’attuazione della politica di efficienza energetica in linea con l’accordo di Parigi. Tra le azioni prioritarie individuate, quelle a sostegno delle persone, in particolare delle famiglie vulnerabili e a basso reddito, la promozione della digitalizzazione delle reti elettriche, le attività volte ad affrontare la povertà energetica e le questioni di genere relative all’energia. Le potenza mondiali hanno, infatti, sottolineato il ruolo fondamentale che l’efficienza energetica può svolgere nel migliorare gli standard di vita e la sicurezza energetica. Un incremento annuale dell’efficienza energetica creerebbe posti di lavoro, amplierebbe l’accesso all’energia, ridurrebbe le bollette energetiche, diminuirebbe l’ inquinamento dell’aria e la dipendenza dei paesi dalle importazioni di combustibili fossili.
Presente il 70% del consumo energetico mondiale
La conferenza globale dell’AIE, quest’anno ha riunito oltre 600 partecipanti provenienti da 90 paesi. I governi con delegazioni ufficiali presenti all’evento rappresentavano il 70% del consumo energetico mondiale.