Roma, 22/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Transizione energetica: l’Europa legifera e l’Italia arranca

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L’Italia in difficoltà sulle nuove norme europee che puntano ad efficienza energetica degli immobili e decarbonizzazione automotive. Per il Ministro Fratin la priorità va data alla sicurezza e non alla transizione energetica.

L’Italia in difficoltà

Alla luce degli ambiziosi obiettivi di decarbonizzazione al 2030, nonchè dei nuovi provvedimenti europei su stop ai motori a benzina/diesel entro il 2035 ed efficientamento energetico degli immobili, l’Italia appare in difficoltà. Il Ministro dell’Ambiente parla di “miopie geopolitiche” escludendo i “no ideologici”, ma così dicendo punta i piedi sulle tempistiche della transizione ecologica.

Il difficile punto di equilibrio tra transizione ecologica e sicurezza energetica

Un necessario cambio di passo per il raggiungimento degli obiettivi di decarbonizzazione fissati al 2030, allentando però i vincoli introdotti dalla comunità Europea. È ciò che si evince dalle parole del Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin, durante gli ultimi appuntamenti istituzionali che lo hanno visto intervenire sulle tematiche dell’efficienza energetica e dell’energia rinnovabile. Tra le intenzioni del ministro, quella di ridare il giusto peso alla sicurezza energetica dei singoli Paesi, esigenza “trascurata” in passato dall’Europa e ora offuscata dalla crisi energetica e da “miopie geopolitiche”. L’obiettivo, per il Dicastero, consisterebbe dunque nel trovare un punto di equilibrio tra transizione ecologica e sicurezza energetica. Ma è davvero possibile eliminare i chiari elementi di contrasto tra i due percorsi, escludendo i cosiddetti “no” ideologici?

Elettrificazione automotive vs soluzioni a basse emissioni?

Il titolare dell’Ambiente, nel corso dell’appuntamento organizzato da Aspen Institute e CESI (Centro Elettrotecnico Sperimentale Italiano), dedicato al tema “L’Italia tra sicurezza energetica e transizione ecologica”, ha espresso chiaramente la propria posizione su uno dei due temi all’ordine del giorno: lo stop votato dal Parlamento europeo alla commercializzazione di motori a benzina e diesel a partire dal 2035. Secondo il ministro, che si è pronunciato soprattutto sulle tempistiche stringenti imposte dagli Organi europei,  l’elettrificazione non deve essere considerata l’unica via per ottenere un sistema completamente decarbonizzato. Una dichiarazione opinabile, che colpisce in particolare il settore dell’e-mobility,  rimettendo in gioco combustibili a basse emissioni e dunque non completamente green, come idrogeno e biometano. “L’elettrificazione dell’automotive non è compatibile economicamente e socialmente. Al momento l’auto elettrica è sostanzialmente una macchina per i più ricchiha affermato Pichetto Fratin.

Efficientamento energetico degli edifici

Sulle “case green” e la direttiva europea sull’efficienza energetica nelle abitazioni, il Ministro dell’Ambiente ha invece ricordato che il 40% delle emissioni viene dagli edifici, ma che “la casa è il risparmio delle famiglie italiane”, motivo per cui gli obiettivi di efficientamento energetico devono essere raggiunti con gradualità e non nei modi indicati dal Parlamento europeo. “ Non abbiamo nemmeno le imprese in grado di fare questo salto di classe. L’Italia farà presente questa situazione. Dobbiamo metterci tutti con i piedi per terraha prosato.

Il cambio di passo sulle rinnovabili

Durante il convegno organizzato da Itinerari Previdenziali, dal titolo “Gli investimenti nell’inverno energetico”, G. Pichetto Fratin ha affrontato il tema delle fonti di approvvigionamento di energia.

Per il raggiungimento degli obiettivi al 2030  è necessaria un’accelerazione rispetto agli anni scorsi. Si stima, infatti, che siano necessari circa 75 Gigawatt di potenza aggiuntiva da fonti rinnovabili, ossia l’ installazione di oltre 10 GW l’anno. Si prospetta come imprescindibile, inoltre, un aggiornamento sul fronte normativo, in modo da adeguare il PNIEC ai nuovi obiettivi del Fit For 55 e del Repower Eu.

 “È di prossima emanazione – ha spiegato il Ministro – un nuovo decreto legge per velocizzare in modo significativo l’installazione di rinnovabili. Dobbiamo semplificare il processo di autorizzazione, che non significa dire sempre ‘si’, ma dare tempi certi. Lo faremo senza imposizioni, ma coinvolgendo e sensibilizzando i territori. Puntiamo ad alimentare la produzione di impianti di piccola e media potenza su tutto il territorio nazionale e vogliamo supportare grandi progetti per costruire nuove strutture e sistemi di accumulo dell’energia prodotta” ha chiarito il Ministro.

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