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Soluzioni “spaziali” per l’energia. L’accordo ASI – RSE

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Si intensifica il ruolo delle attività spaziali come elemento di sviluppo e crescita del settore energetico, in particolare delle fonti rinnovabili. L’osservazione delle risorse del Pianeta dallo Spazio viene, infatti, considerata utilissima non solo ai fini della pianificazione, ma anche per gli aspetti ambientali, ai fini della mitigazione dei cambiamenti climatici. A confermarlo è la direzione intrapresa dalle Istituzioni, che puntano a creare sinergie in questo senso. L’ultimo esempio è rappresentato dal nuovo Accordo sottoscritto al MIMIT tra ASI, l’Agenzia Spaziale Italiana e RSE, organo di Ricerca sul Sistema Energetico.

L’accordo siglato al MIMIT

Offrire una mappatura più dettagliata delle fonti energetiche rinnovabili osservando la Terra dallo Spazio. È l’obiettivo primario della nuova collaborazione che ha come protagonisti l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e il Centro italiano di Ricerca sul Sistema Energetico (RSE). D’ora in avanti le iniziative, le attività e i programmi inerenti energia e spazio saranno realizzati congiuntamente e in maniera coordinata. Più nel dettaglio, il nuovo accordo Quadro tra ASI e RSE siglato al MIMIT, riguarda il monitoraggio della distribuzione di impianti energetici esistenti e l’individuazione di aree idonee per l’installazione di nuove strutture per la generazione da fonti rinnovabili. Non di minore importanza, sono la possibilità di individuare dall’alto siti idonei all’uso e allo sfruttamento delle materie prime, nonché di gestire al meglio e dunque minimizzare i consumi idrici necessari a sistemi di agricoltura intelligenti.

Perseguire obiettivi comuni nel campo spaziale

Sottoscritto l’8 luglio dal presidente di ASI, Teodoro Valente, e dall’amministratore delegato di RSE, Franco Cotana, l’accordo mira a perseguire obiettivi comuni nel campo spaziale e aerospaziale, dedicati a tutte le applicazioni Energetico-Ambientali. L’intesa, in particolare, è rivolta allo sviluppo di soluzioni e strumenti più accurati per la mappatura delle fonti energetiche rinnovabili (idroelettrico, solare, biomasse, geotermico) e per una accurata informazione dinamica sui sistemi e sulle infrastrutture energetiche. 

7,3 miliardi destinati allo Spazio 

La misura è ben allineata con la nuova politica sullo Spazio che il Governo Meloni sta realizzando fin dall’inizio della legislatura. Risulta, inoltre, in sintonia con il Piano Mattei, mostrando un occhio attento verso i paesi della sponda mediterranea e del continente Africano. Le risorse destinate all’Agenzia Spaziale Europea, così come all’ASI, per programmi spaziali, ammontano complessivamente a 7,3 miliardi di euro fino al 2026.

Come sottolineato dal ministro Adolfo Urso“La legge quadro sullo Spazio, che è ora all’attenzione del Parlamento, pone l’Italia all’avanguardia in Europa nelle nuove realtà spaziali e consentirà alle imprese del nostro Paese di cogliere al meglio le opportunità di sviluppo che ci sono nella Space Economy. Questo accordo siglato tra ASI e RSE riveste una particolare importanza perché mira a perseguire obiettivi comuni nel campo spaziale e aerospaziale, con particolare attenzione alle applicazioni energetiche di ultima generazione, allo sviluppo di soluzioni alternative per la mitigazione dei cambiamenti climatici e al monitoraggio delle risorse. L’osservazione della terra dallo Spazio diventa così uno strumento indispensabile per sviluppare una politica sostenibile e rendere più competitive le nostre imprese, in riferimento anche ai progetti di cooperazione-scientifico tecnologica con i paesi del Nord Africa, in piena sintonia con il Piano Mattei

Un impulso per le soluzioni energetiche del futuro

Lo spazio negli ultimi anni ha dato una forte impulso allo sviluppo di nuove soluzioni energetiche, più sostenibili e performanti. Si pensi ad esempio alle celle solari sviluppate per i sistemi satellitari, oggi utilizzabili anche a Terra. 

La collaborazione con ASI rappresenta un passo significativo verso l’integrazione delle tecnologie spaziali nelle soluzioni energetiche del futuro. Unendo le reciproche competenze e il know-how, potremo sviluppare soluzioni innovative per affrontare le sfide energetiche e ambientali del nostro tempo, sviluppando e implementando progetti innovativi per la transizione del Paese, che contribuiranno anche alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Il nostro obiettivo comune è creare sinergie che conducano a un futuro più sostenibile e tecnologicamente avanzato”, ha dichiarato Franco Cotana, amministratore delegato di RSE.

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