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Sicurezza energetica, Pichetto Fratin all’audizione alla Camera: «Abbiamo superato la crisi più acuta»

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Si è svolta oggi alla Camera dei Deputati l’Audizione del ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, sulla situazione energetica del Paese alla luce dei recenti sviluppi della situazione geopolitica internazionale.

L’audizione

Si è conclusa l’audizione in titolo alla Camera dei Deputati del ministro del Mase Gilberto Pichetto Fratin, in merito alla situazione del Paese anche in vista degli ultimi sviluppi della geopolitica internazionale.

Il ministro ha sottolineato quanto la sicurezza energetica dell’Italia si costruisca combinando un mix di elementi e strumenti importanti, che includono gli approvvigionamenti dall’estero e loro diversificazione, l’incremento delle rinnovabili e i meccanismi di incentivazione e sviluppo delle reti.

Le tensioni internazionali

Venendo alle tensioni internazionali, Pichetto Fratin ha spiegato che l’effetto finale sul Belpaese della crisi nel Mar Rosso è rimasto in realtà sempre contenuto. Eppure, dal Canale di Suez, transita non solo il 40% dell’import-export italiano, per un totale di circa 154 miliardi di euro, ma anche alcune tra le principali rotte del petrolio e del gas, soprattutto in seguito allo scoppio e al proseguimento dell’invasione russa in Ucraina.

La paura infatti era che le tensioni geopolitiche avrebbero con il tempo causato all’Italia sempre più problemi e a dei costi sempre maggiori. Ma il ministro rassicura da questo punto di vista, parlando di una situazione comunque sotto controllo.

E sul gas naturale?

Per quanto riguarda il gas naturale, a Montecitorio Pichetto ha ribadito quanto il quadro più critico sia in realtà già passato, ma che comunque non bisogna mai abbassare la guardia, nonostante la chiusura della rotta Ucraina non dovrebbe comportare criticità eccessive per la Nazione.

Il ministro rassicura poi sul riempimento degli stoccaggi, che si aggira attorno al 64% e che dovrebbe arrivare a fine marzo a circa il 45%, livello che può essere considerato ancora elevato.

Proprio su questo tema poi, durante le ministeriali in Azerbaijan, lo stesso Pichetto Fratin ha ricordato quanto il combustibile è e resterà fonte di una una transizione sulla quale bisogna accelerare, nel comune obiettivo della decarbonizzazione.

Le misure per incrementare le rinnovabili

Nel corso dell’audizione poi, sono state anche esposte dal rappresentante istituzionale del Mase le misure per incrementare le rinnovabili, con gli ultimi decreti per le comunità energetiche e l’agrivoltaico, e con altri strumenti introdotti dal Decreto Energia, mentre è ancora in fase di definizione il decreto Fer X.

Pichetto ha infine sottolineato l’impegno del Mase focalizzato ora sulla corretta pianificazione territoriale degli impianti, puntando a delle semplificazioni procedurali. È proprio questo ciò che è sempre mancato all’Italia effettivamente, con progetti bloccati da iter troppo lunghi e da una burocrazia troppo complessa.

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