Lo scorso maggio è cresciuta la capacità installata di impianti solari, eolici e geotermici, che tutti assieme hanno soddisfatto quasi il 43% della domanda nazionale di energia elettrica. Secondo i nuovi dati Terna, in Italia, da gennaio a maggio 2023, sono stati prodotti 1.110 MW di energia pulita in più rispetto all’anno passato.
Crescono le rinnovabili e diminuiscono i consumi a maggio 2023
Dal sole, il vento e l’idroelettrico, l’Italia ha ricavato 10,4 miliardi di kWh di energia elettrica nel mese di maggio 2023 (in calo del 6,7% su base annua). In tal modo, secondo gli ultimi dati Terna, la domanda nazionale di energia è stata soddisfatta grazie alle fonti energetiche rinnovabili per un 42,8%, contro il 35,6% del 2022.
La produzione da rinnovabili a maggio, è stata così suddivisa: 40,3% idrico, 28,1% fotovoltaico, 14,6% eolico, 12,6% biomasse, 4,4% geotermico.
Un dato rilevante, che va esaminato in base anche ad altri dati, tra cui: una diminuzione generale della domanda di energia elettrica in Italia del 6,3% durante lo scorso mese di maggio (24,3 miliardi di kWh), una diminuzione dei consumi industriali dell’8,1%, in un contesto climatico di ritorno delle precipitazioni e di forte anomalia negativa della temperatura media di 1,8°C più bassa rispetto allo stesso periodo del 2022.
Il clima e le incertezze economiche
Tutti questi fattori hanno e avranno un’influenza diretta sui consumi energetici e il modo in cui saranno coperti.
“Il dato della domanda elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto della temperatura, risultata in calo del 5,6%. A livello territoriale, la variazione tendenziale di maggio 2023 è risultata ovunque negativa: -7,3% al Nord, -6,2% al Centro e -4,3% al Sud e Isole”, si legge nel comunicato di Terna.
In termini congiunturali, il valore della richiesta elettrica, destagionalizzato e corretto dall’effetto temperatura, risulta in flessione dell’1,7% rispetto ad aprile 2023.
Rinnovabili in forte aumento nei primi cinque mesi dell’anno
Più interessante il dato sul cumulato gennaio-maggio 2023. Nei primi cinque mesi dell’anno in corso, infatti, l’incremento di capacità in Italia è pari a 2.001 MW. Il valore è superiore di 1.110 MW (+125%) rispetto allo stesso periodo del 2022.
Complessivamente, rispetto a maggio dell’anno scorso, sono stati installati ulteriori 4.200 MW.
In crescita la produzione da fonte idrica (+33,4%) ed eolica (+33,8%); in flessione la produzione da fonte termica (-19,8%) e fotovoltaica (-5,4%); sostanzialmente stabile la produzione geotermoelettrica (+0,2%).
Un’Italia che va solo a rinnovabili, sogno o realtà?
Secondo un recente studio pubblicato a inizio mese da Aspo Italia, Associazione per lo Studio del Picco del Petrolio e Gas, e dal CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche), lo sviluppo delle rinnovabili e dei sistemi di accumulo è talmente in fase di crescita, sia ad uso domestico che industriale, che sta permettendo di immaginare davvero un futuro privo di combustibili fossili.
Il report è stato redatto con l’obiettivo di valutare la generale fattibilità di un sistema energetico italiano completamente basato sulle rinnovabili, quantificando, nello specifico, le dimensioni necessarie per l’apporto di fotovoltaico ed eolico e le difficoltà legate all’intermittenza di queste fonti.