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Rinnovabili, biogas e biometano: Question time al ministro Pichetto Fratin

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Il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, risponde al Question Time nell’Aula del Senato. Diversi gli aspetti affrontati, dalle misure per lo sviluppo delle rinnovabili, alla produzione di biogas e biometano.

Il Question Time

Nel corso del Question Time avvenuto oggi presso l’Aula del Senato della Repubblica, sono diverse le interrogazioni poste al ministro del MASE, Gilberto Pichetto Fratin.

La prima, da parte della senatrice Silvia Fregolent, in merito alle misure per lo sviluppo delle energie rinnovabili tramite impianti fotovoltaici. Rischiano queste di pregiudicare il conseguimento degli obiettivi italiani ed europei?

Arriva subito il no diretto da Pichetto Fratin, che sottolinea: «Il Governo, a partire dal suo insediamento, ha fatto molto nell’ottica di un tempestivo raggiungimento degli obiettivi di transizione energetica, sia attraverso misure di carattere settoriale, sia mediante vari interventi di semplificazione».

Le norme

Nella prima interrogazione, sono due le norme di riferimento: il DECRETO-LEGGE 9 dicembre 2023, n. 181, recante disposizioni urgenti per la sicurezza energetica del Paese, la promozione del ricorso alle Fer e il sostegno alle imprese a forte consumo e ai territori colpiti dalle alluvioni.

E poi il DECRETO-LEGGE 15 maggio 2024, n. 63, con provvedimenti da adottare per supportare le imprese agricole, della pesca e dell’acquacoltura, nonché quelle interesse strategico nazionale.

Sulla prima normativa, legata al raddoppio delle trattenute da parte del GSE sui pannelli fotovoltaici installati prima del 27 settembre 2020, il ministro ricorda che, trattandosi di una quota a garanzia per la totale gestione dei rifiuti da impianti a fine vita, si restituisce la quota al detentore laddove sia accertato l’avvenuto adempimento agli obblighi previsti.

Sulla seconda invece, Fratin ricorda che va letta nell’ottica di uno sviluppo ordinato degli impianti rinnovabili sul territorio nazionale.

Il Fondo nazionale Reddito energetico

Il senatore del Movimento 5 Stelle, Antonio Trevisi, ha invece chiesto al ministro entro quando saranno adottate le misure del decreto ministeriale pubblicato l’8 agosto 2023, con il quale è stato istituito il Fondo nazionale Reddito energetico.

Nell’interrogazione si fa riferimento soprattutto all’articolo 3, che prevede la realizzazione, da parte del GSE, di una piattaforma informatica digitale per l’acquisizione delle istanze di accesso alle agevolazioni.

Pichetto Fratin allora risponde: «Il Fondo nazionale reddito energetico è una misura destinata ad agevolare la realizzazione di impianti fotovoltaici per l’autoconsumo, a servizio di unità immobiliari di tipo residenziale e nella disponibilità di nuclei familiari in condizione di disagio economico».

«In merito alle tempistiche di emanazione del “Regolamento del Fondo” – aggiunge– l’adozione da parte del Dipartimento competente è previsto entro questa settimana, con tutti i requisiti soggettivi degli utenti beneficiari e dei soggetti realizzatori degli impianti».

Una dotazione di 100 milioni

Il ministro spiega anche che in questo modo, verranno definite le modalità di accesso ai contributi in conto capitale e le relative tempistiche di erogazione. Nella prima decade di giugno infatti, il GSE aprirà un portale per censire, a livello territoriale, i vari soggetti realizzatori.

Successivamente, ci si dedicherà all’acquisizione e alla gestione delle istanze per poi concludere le operazioni alla fine del prossimo mese, quando la misura dovrebbe essere completamente operativa con una dotazione di 100 milioni, e con altri 100 resi disponibili nel 2025.

Il biometano immesso nella rete del gas naturale

Il senatore Maurizio Gasparri di Forza Italia invece, ha chiesto quale sia lo stato di attuazione del decreto ministeriale del 15 settembre 2022, volto a promuovere il biometano immesso nella rete del gas naturale attraverso un sostegno in conto capitale, e un incentivo in conto energia.

Fratin risponde in primis ricordando quanto il processo di diversificazione delle fonti sia importante per la produzione del combustibile. Per il ministro, con il biometano si potrà ridurre la dipendenza energetica e decarbonizzare, al contempo, i trasporti e le industrie pesanti.

132 i progetti ammessi a finanziamento

Ha poi dichiarato: «Nella proposta di aggiornamento del PNIEC sono stati previsti dei target di incremento nella produzione al 2030 pari a 6 mld di m3, circa il 10% della stima del consumo interno di gas al 2030».

In relazione alla misura del PNRR invece, citata da Gasparri durante l’interrogazione, il rappresentante istituzionale del MASE ha parlato della terza procedura competitiva conclusa lo scorso 10 maggio scorso, con ottimi risultati avuti anche grazie all’indicizzazione delle tariffe all’inflazione.

Si parla infatti di 132 progetti ammessi a finanziamento per impianti di produzione nuovi o riconvertiti. Infine, Pichetto Fratin ha comunicato che sarà aperta a breve anche la quarta procedura, dal 3 giugno al 2 agosto 2024, con la relativa graduatoria da pubblicare entro il 31 ottobre 2024.

Riduzione del rischio idrogeologico

Nell’ultima interrogazione, posta dalla senatrice Simona Malpezzi in merito all’eliminazione dal PNRR della misura relativa alla riduzione del rischio idrogeologico, il ministro precisa che non si è verificato alcun de-finanziamento di interventi, come nessun rallentamento sulla questione.

Sono infatti 1,287 miliardi di euro le risorse destinate esclusivamente ad interventi ‘in essere’, facenti parte di programmazioni già definite.

A disposizione di Regioni e Province autonome, si può anche parlare di 1 miliardo di euro resi disponibili, oltre che di altri fondi sul tema ‘dissesto’ che Pichetto Fratin comunica saranno presto disponibili.

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