L’ultimo rapporto dell’Ispra evidenzia che, nel settore delle rinnovabili, l’Italia è seconda solo alla Svezia in termini di quota di consumo interno lordo di energia green.
I dati del report Ispra sull’energia da fonti rinnovabili
Secondo l’ultimo report 2023 Ispra, l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale sottoposto alla vigilanza del Mase e dal nome ‘Efficiency and decarbonization indicators in Italy and in the biggest European Countries’, in Europa l’Italia è seconda solo alla Svezia in termini di quota di consumo interno lordo di energia da fonti rinnovabili.
Lo studio analizza gli andamenti degli indicatori energetici ed economici in relazione alle emissioni di gas a effetto serra e al consumo dei Paesi, con un’attenzione particolare dedicata al settore elettrico.
I dati sull’efficienza e la decarbonizzazione sono stati confrontati tra i più influenti player europei, ed è emerso che, nella penisola italiana, dal 1990 al 2007, si è passati dal 4,4% al 9% come sviluppo dell’energia pulita, con una percentuale in crescita di anno in anno, arrivando a un picco nel 2020 con il 20,7%.
Secondo l’ente pubblico, lo Stato è dunque è sulla buona strada a supporto della sostenibilità, anche se per arrivare a soddisfare gli obiettivi climatici europei previsti da qui al 2030 e al 2050 si è ancora in alto mare.
I consumi energetici in Italia e le rinnovabili
Il rapporto mostra che in Italia, i consumi energetici per unità di PIL si sono ridotti del 16% dal 2005 al 2021, mentre le emissioni di gas serra del 27,2%.
Sul fronte delle rinnovabili, la quota nazionale rispetto al consumo interno lordo è pari a 19,4% nel 2021, mentre la media Europea è pari a 17,7%.
Questo sottolinea una crescita dell’efficienza energetica ed economica del Paese dal 2005 al 2021, e anche come sia riuscito a collocarsi tra i 27 Stati membri Ue con i valori più bassi in termini di consumo di energia finale e di emissioni di CO2.
L’eccellenza italiana nell’industria e nell’agricoltura
In particolare, in settori come l’industria e l’agricoltura, gli indicatori di decarbonizzazione e di intensità energetica rappresentano un’eccellenza italiana per tutta l’Europa.
Gli obiettivi da soddisfare nei prossimi anni sono ancora lontani
Nonostante la connotazione positiva dei dati Ispra, gli obiettivi da soddisfare da qui ai prossimi anni sono ancora lontani, anche se l’Italia può vantarsi di avere uno dei sistemi energetici ed economici più efficienti dell’Ue.