Con oltre 10.000 richieste nelle Regioni del Mezzogiorno in meno di 24 ore e 80 milioni di euro già assegnati, il Reddito energetico si presenta sempre di più come una misura utile al Paese, sia in chiave economica che energetica. Tra le forze politiche che più spingono in favore dello strumento, il M5S (proponente originario) che chiede di accelerare sui tempi del prossimo bando, ad oggi previsto per il 2025.
Assegnati 80 milioni al Sud
È già terminata la fetta del reddito energetico destinata alle Regioni del Mezzogiorno. A comunicarlo è il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica in una nota. Nello specifico si legge che, in meno di 24 ore dall’apertura dello sportello telematico del GSE, sono stati assegnati i primi 80 dei 100 milioni previsti nel 2024, per la realizzazione di impianti fotovoltaici per unità residenziali di famiglie in disagio economico nel Sud Italia. Restano ancora circa 15 milioni per le Regioni del centro nord, ma i numeri registrati e la grande richiesta da parte dei cittadini suggeriscono di anticipare i tempi sulla pubblicazione dei prossimi bandi.
10.000 richieste
Dal contatore delle risorse del Fondo istituito per il Reddito energetico, risultano presentate oltre diecimila richieste di accesso al beneficio tra Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Dalle altre Regioni sono giunte, invece, circa 550 istanze per quasi cinque milioni di euro, ovvero il 25% complessivo del contingente. Il successo riscosso dall’iniziativa fortemente voluta dal Movimento 5 Stelle, sperimentata sul territorio pugliese e ora implementata a livello nazionale dal MASE, impone una riflessione sullo stato di degenza in cui verte ancora cuna fetta cospicua della popolazione. La povertà energetica è indubbiamente una realtà di fatto in Italia, fenomeno che andrebbe contrastato agendo rapidamente e sfruttando al meglio le risorse disponibili per non lasciare indietro nessuno.
Anticipare il bando da €100 milioni. L’appello del M5S
Di questo parere è anche Antonio Trevisi, Senatore M5S e Segretario dell’VIII Commissione Permanente in Senato (Ambiente, transizione ecologica, energia, lavori pubblici, comunicazioni, innovazione tecnologica).
“Esprimo grande soddisfazione per il successo del reddito energetico nazionale, una legge fortemente voluta e promossa in Puglia e in cui credo fermamente. I risultati parlano chiaro: a livello nazionale, il governo Conte 2 ha stanziato 200 milioni di euro e nella giornata di ieri in meno di 24 ore sono stati conclusi i primi 80 milioni per il Sud” dichiara il Senatore.
“Visto il grande successo, chiediamo al Governo di anticipare il bando di febbraio, che prevede altri 100 milioni di euro, in modo da permettere a tutti coloro che sono rimasti esclusi di poter fare richiesta, perché credo sia estremamente importante rispondere alla crescente domanda dei cittadini italiani per il reddito energetico. È fondamentale agire rapidamente per soddisfare le esigenze dei cittadini e sfruttare al meglio le risorse disponibili e per questo motivo lancio un appello per l’apertura del nuovo bando nazionale già a settembre, evitando di aspettare fino al 2025, e sollecito la Regione Puglia a riaprire il bando del reddito energetico per i fondi residui. E non dimentichiamo che il reddito energetico non è solo un aiuto economico per le famiglie italiane, ma rappresenta anche un passo significativo sul piano ambientale, verso un futuro più sostenibile. Promuovendo l’adozione di energie rinnovabili, possiamo ridurre la nostra dipendenza dai combustibili fossili e diminuire le emissioni di CO2, contribuendo così alla lotta contro i cambiamenti climatici” afferma Trevisi.
Uno strumento valido per lo sviluppo delle rinnovabili
Che il Reddito energetico sia uno strumento valido per accelerare il passo verso le rinnovabili trova concorde anche il Ministero che parla di “giusta direzione intrapresa”.
“Lo strumento ha avuto un buon impatto e si rivelerà molto utile: in chiave economica ed energetica per le famiglie che lo hanno scelto, ma anche più in generale verso i nostri obiettivi di crescita delle rinnovabili sul territorio” ha dichiarato il Titolare dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.
Tuttavia, per ora, la data prevista per il prossimo bando resta al 2025, con altri cento milioni di euro (80% al Mezzogiorno).