Le prospettive e le sfide energetiche guideranno le scelte politiche dell’Italia. Lo si è visto negli ultimi sei anni, alla luce dei un cambiamento repentino che ha rimodulato abitudini e modelli di consumo. Tanto per i cittadini, quanto per le aziende.
La portata del cambiamento
L’ultimo lustro ha per l’Italia rappresentato un complesso insieme di sfide energetiche, con nuovi modelli di consumo e di energia, oltreché formule riviste a livello contrattuale.
Non è un caso che questo tema sia massimamente dirimente, declinato in termini di ‘sicurezza’. E da qui, sull’innovazione e sulla diversificazione delle fonti. Per questo oltre al dibattito e alle prospettive di un mercato unico europeo dell’energia, il sistema è soggetto a continui stress che ridefiniscono prezzi, costi e regole del confronto geo-economico.
La transizione energetica e il dibattito sul nucleare ‘sostenibile’, con annesso problema dello smaltimento delle scorie non hanno fatto altro che rendere ancora più districato il comparto dell’energia. Non ultimo, per il sostegno alla domanda da parte dell’intelligenza artificiale e dei centri dati. Lo evidenziano, giorno dopo giorno, le risposte degli stessi mercati e degli operatori internazionali.
L’analisi del Ministro Pichetto Fratin
Su questi temi è intervenuto nel corso della terza edizione della Convention annuale dell’Associazione A.R.T.E. (Associazione Reseller e Trader Energia) il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin. In video, da remoto, il Ministro ha sottolineato il delicato rapporto che sussiste tra la situazione internazionale e i consumatori.
Queste le sue parole: “Siamo dinnanzi ad un grande cambiamento, un cambiamento epocale che coinvolge cittadini e il sistema delle dell’impresa. Questo riguarda il modo in cui l’energia viene prodotta, venduta e distribuita. In pochi anni, le instabilità e le tensioni del sistema internazionali hanno stressato un sistema consolidato”.
Come l’Italia ha reagito
E ancora: “L’Italia ha saputo reagire con determinazione. Abbiamo rivisto il sistema di approvvigionamento e i fornitori, aperto al nucleare di nuova generazione e continuato a sostenere le rinnovabili. Il tutto, per soddisfare la crescente domanda di energia e con riferimento alla decarbonizzazione”.
In secondo luogo, il Ministro ha sottolineato il valore che le “bollette” e i costi dovuti alla contingenza, nella misura in cui gli indici e i mercati che cambiano hanno un’influenza diretta sul ‘Sistema Paese’.
In quest’ottica: “La riduzione del prezzo dell’energia è una questione cruciale da cui dipende il tenore di vita dei cittadini e la capacità di essere in tutta Europa una potenza industriale. Garantire un approvvigionamento stabile e sicuro rappresenta anche il prerequisito per sviluppare nuove attività come intelligenza artificiale e centri dati“.