Roma, 10/01/2025 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

MIMIT, fondo da €400 milioni per decarbonizzare l’Industria. Domande da febbraio

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Il Fondo per il sostegno alla transizione industriale lanciato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy, si presenta come un’opportunità concreta verso un sistema produttivo più sostenibile e decarbonizzato, in linea con gli obiettivi dell’Unione Europea per il 2050. Le Imprese interessate potranno presentare domanda a partire dal prossimo 5 febbraio.

Al via il fondo per il sostegno alla transizione Industriale

A partire dalle ore 12:00 del 5 febbraio 2025, le imprese italiane potranno presentare domanda per accedere alle risorse del Fondo per il sostegno alla transizione industriale, uno strumento cruciale per sostenere il sistema produttivo italiano nella sfida della transizione energetica. Il fondo, istituito dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy su indicazione del ministro Adolfo Urso, mira a favorire l’adeguamento del settore industriale alle politiche europee in materia di lotta ai cambiamenti climatici.

400 milioni di euro per ridurre l’impatto energetico

Il fondo, con una dotazione complessiva di 400 milioni di euro, prevede contributi a fondo perduto dedicati a progetti volti a migliorare l’efficienza energetica e a favorire un uso più sostenibile delle risorse. Particolare attenzione è rivolta alle imprese energivore, alle quali è riservata una quota pari al 50% delle risorse disponibili. Inoltre, il 40% dei fondi sarà destinato alle imprese operanti nelle regioni del Sud Italia (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia), con l’obiettivo di incentivare lo sviluppo di aree strategiche per la crescita economica del Paese.

Ridurre i consumi energetici e promuovere il riciclo

Le agevolazioni del fondo si rivolgono a imprese di ogni dimensione, su tutto il territorio nazionale, che perseguano almeno uno dei seguenti obiettivi:

  • maggiore efficienza energetica:

incentivare la riduzione dei consumi energetici nelle attività produttive, nel rispetto delle condizioni previste dal Titolo II del decreto direttoriale 23 dicembre 2024.

  • uso efficiente delle risorse:

promuovere il riciclo, il riuso e il recupero di materie prime, favorendo l’utilizzo di materiali riciclati in linea con le condizioni stabilite dal Titolo III dello stesso decreto.

Questi interventi rientrano nelle linee strategiche del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), in particolare nella Misura M1, Componente C2, Investimento 7, dedicata alla transizione ecologica e alla competitività delle imprese.

Perché il Fondo è un’occasione da non perdere?

L’attuale scenario economico e ambientale richiede un cambio di paradigma. Le imprese energivore, in particolare, rappresentano un tassello fondamentale nella lotta contro i cambiamenti climatici. Investire nell’efficienza energetica e nell’uso sostenibile delle risorse significa non solo ridurre l’impatto ambientale, ma anche ottimizzare i costi di produzione e aumentare la competitività sul mercato globale.

Grazie ai contributi a fondo perduto, le imprese hanno un’occasione concreta per innovare i processi produttivi, rendendoli più sostenibili e resilienti alle sfide del futuro. Il sostegno del fondo può tradursi in significativi risparmi energetici e in una maggiore capacità di adattamento alle normative europee in materia ambientale.

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