Roma, 22/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Legge di Bilancio e decreto Energia, impatto negativo sulle rinnovabili secondo Anie

11sistema misto
Home > Policy > Policy Italia > Legge di Bilancio e decreto Energia, impatto negativo sulle rinnovabili secondo Anie

L’aggravio di tassazione espone i proprietari delle aree a costi non preventivati e ciò determinerà un aumento dei costi delle aree stesse, compromettendo anche i progetti FER in via di autorizzazione. Pinori (ANIE): “Il settore delle fonti rinnovabili ha bisogno di segnali chiari e inequivocabili verso la transizione energetica e non di misure ondivaghe che tendono la mano destra al settore ritraendo quella sinistra”.

L’allarme di ANIE Federazione: si rischia aggravio di tassazione sulle rinnovabili

La Legge di Bilancio stabilisce che il canone del diritto di superficie percepito dal proprietario di un’area destinataria alla realizzazione di impianti di fonti energetiche rinnovabili sia considerato non più come patrimonio, ma come reddito soggetto a una tassazione che potrebbe arrivare anche al 43%.

Il provvedimento ha di fatto modificato l’impianto legislativo valido fino a ieri, che considerata l’affitto di tali aree classificato come compravendita di un patrimonio e quindi esente da tasse.

È quanto denunciato da Anie Federazione in base al combinato disposto delle misure contenute, ad oggi, dal Decreto Energia e della Legge di Bilancio 2024.

Fondo di compensazione alimentato dai proprietari di impianti superiori ai 20 kW e tassazione dei contratti di diritto di superficie di durata ventennale per gli impianti FER sono misure inaspettate che vanno nella direzione opposta agli obiettivi fissati per il 2030”, è la valutazione di Alberto Pinori, Presidente di ANIE Rinnovabili.

Così si mette in dubbio la sostenibilità finanziaria delle FER

Il decreto prevede l’istituzione presso il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica di un fondo di compensazione e di riequilibrio ambientale e territoriale, allo scopo di incentivare le regioni e le province autonome ad ospitare impianti a fonti rinnovabili.

I produttori di energia a fonte rinnovabile proprietari di impianti di potenza superiore a 20 kW verseranno nel fondo un contributo di 10 €/kW per tre anni a partire dal 1° gennaio 2024.

Il termine compensazione – ha proseguito Pinori – ha senso nel settore dell’oil&gas, per attenuare l’impatto ambientale che questi impianti hanno sull’ambiente. Si tratta di un erroneo retaggio del passato che mal si coniuga con le fonti rinnovabili, necessarie per contrastare i cambiamenti climatici e quindi, esse stesse, opere di compensazione per il riequilibrio ambientale e territoriale. Mentre invece avrà un impatto negativo sulla sostenibilità finanziaria degli impianti FER e non si comprende il motivo per cui questo contributo di 10 euro per kW non debba essere versato, a maggior ragione, dagli impianti non FER”.

C’è il pericolo di un aumento dei costi

Secondo la Federazione, quindi, il provvedimento potrebbe impattare sugli impianti che beneficiano delle detrazioni fiscali, sugli impianti dei DM Comunità energetiche, FER X e FER 2, sugli impianti in autoconsumo per la manifattura italiana, sugli impianti utility scale merchant e sui contratti PPA.

L’aggravio di tassazione espone i proprietari delle aree a costi non preventivati e ciò determinerà un aumento dei costi delle aree stesse, compromettendo anche i progetti i cui procedimenti autorizzativi sono tuttora in corso e quelli già autorizzati per i quali il contratto definitivo del diritto di superficie non si perfezionerà entro il 31 dicembre 2023, inficiando completamente il lavoro svolto sino ad oggi sia dalla pubblica amministrazione sia dagli operatori.

ANIE auspica un ripensamento delle due misure per ridurne l’impatto negativo e per destinare invece ulteriori risorse per il potenziamento degli organici della pubblica amministrazione in affanno negli iter autorizzativi. Per promuovere le rinnovabili servono certezze, chiarezza e risorse.

Articoli correlati