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Italia-Slovenia. Pichetto Fratin: “Legame sempre più forte su clima, energia e ambiente”

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Nel corso della riunione per il Comitato di coordinamento dei Ministri di Italia e Slovenia si è fatto il punto sullo stato della cooperazione energetica tra i due Paesi.

Cooperazione transfrontaliera

La cooperazione energetica tra Italia e Slovenia ha rimarcato la centralità dei Balcani e del quadrante che collega il Mar Adriatico al Mediterraneo. I legami tra i due Paesi potranno inoltre valorizzare la ricerca e lo sviluppo in materia di rinnovabili. Contestualmente, nel comparto delle fonti fossili, si rinnovano le relazioni commerciali nelle forniture di gas naturale.

L’occasione per fare il punto della situazione è stata l’VIII riunione per il Comitato di coordinamento dei Ministri. Tale sede ha visto il confronto tra Gilberto Pichetto Fratin, il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica (MASE) e il suo ‘omologo’ sloveno, Bojan Kumer. Con loro, altri vertici competenti di dicasteri.

Molte le tematiche affrontate, nell’ambito della geo-economia e del futuro energetico, con l’Europa sempre sullo sfondo. A compendio dei lavori, è arrivata una Dichiarazione congiunta. All’interno di questa si è inserita la comune priorità dell’idrogeno sostenibile e un richiamo al progetto della Hydrogen Valley del Nord Adriatico”,

Le dichiarazioni di Pichetto Fratin

Rispetto alle diverse tematiche affrontate, il Ministro Gilberto Pichetto Fratin ha spiegato l’impostazione del Comitato, il susseguirsi degli argomenti e soprattutto le loro proiezioni per il futuro prossimo. L’idea di fondo è stata quella secondo la quale muovendo dalla relazione tra Italia e Slovenia, si possano moltiplicare le opportunità e le quote di mercato.

Così il vertice del MASE: “Ci tengo a ringraziare il Ministro Kumer. Colgo l’occasione per ringraziare i colleghi sloveni per l’ospitalità in questa splendida cornice che ospita l’ottavo Comitato bilaterale Italia e Slovenia. È un appuntamento centrale delle nostre relazioni che si basano su storici legami di amicizia tra le istituzioni e le comunità umane“.

E di nuovo: “Uno dei nostri principali obiettivi è collaborare con la Slovenia per portare avanti una discussione costruttiva e proficua con la prossima Commissione e con il Consiglio UE. Al centro della stessa, gli obiettivi climatici e sugli aspetti energetici“.

Così invece a proposito della cooperazione alpina: “Inoltre, prendo idealmente il testimone della presidenza della Convenzione delle Alpi dal collega Kumer, il cui passaggio formale sarà a gennaio 2025. Mi congratulo con la Presidenza slovena uscente. Si è confermata la nostra intenzione di procedere in continuità con essa. Soprattutto su biodiversità alpina e educazione scolastica su clima e ambiente“.

Aggiungendo che: “Col Ministro Kumer e i colleghi degli altri Ministeri competenti sui temi trattati che hanno partecipato all’incontro abbiamo parlato molto su varie questioni. Di energia, dell’importanza della cooperazione regionale e della centralità all’area del Mediterraneo allargato, quindi del Mediterraneo e dei Balcani“.

La direzione degli investimenti

I legami tra Italia e Slovenia si rinnovano in diversi forum. A partire da quello della Connettività energetica dell’Europa centrale e sudorientale (CESEC) e il MED9, nell’ottica di trasformare il Mediterraneo in un hub energetico verde.

La politica energetica si è strutturata seguendo sia il primario obiettivo della decarbonizzazione che quello della sicurezza energetica. Da qui, la necessità sempre maggiore di “cooperazione e solidarietà tra Paesi amici come i nostri“.

Il Ministro ha spiegato: “Sull’energia, la nostra collaborazione può rappresentare davvero un modello. Nel 2022 abbiamo sottoscritto uno dei pochi accordi di solidarietà sulle forniture di gas in Europa. Stiamo rafforzando le nostre interconnessioni elettriche con un aumento previsto della capacità di trasporto di 250 Megawatt (MW), entro il 2026, il 30% in più rispetto a oggi“.

Tra mare e nucleare

Si è inoltre parlato di nucleare di nuova generazione e sull’energia da fusione. A proposito di Spazio marittimo, si è confermata “la volontà di cooperazione sul bacino del Mare Adriatico e le opportunità che emergono dalla riattivazione della Commissione trilaterale Italia-Slovenia-Croazia. Le quali possono contribuire all’attuazione della Strategia dell’UE per la regione adriatico-ionica (EUSAIR)“.

E nel concludere ha detto: “Sono certo che la Dichiarazione congiunta che contribuirà a rafforzare il carattere concreto e operativo della cooperazione tra Italia e Slovenia. Anche nei settori specifici di nostra competenza“. 

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