Pubblicato l’EY Infrastructure Barometer 2024, con il settore infrastrutturale italiano che si conferma un mercato chiave nell’Unione europea, con particolare attenzione degli investitori sulla transizione energetica, sui trasporti e sul comparto della sanità. Cresce l’attenzione verso le nuove tecnologie, in particolare l’intelligenza artificiale.
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Quello delle infrastrutture italiane “mercato chiave” per l’Unione europea
“Le infrastrutture italiane stanno vivendo un momento di significativa trasformazione, con la previsione di una nuova stagione di investimenti che pongono il nostro Paese al centro dell’attenzione europea, anche grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), seppure permangono alcuni punti di attenzione sulla capacità e velocità con cui l’Italia riuscirà a realizzare gli investimenti necessari”.
È quanto affermato da Marco Daviddi, Managing Partner Strategy and Transactions di EY in Italia, nel commentare i risultati della nuova edizione dell’EY Infrastructure Barometer 2024.
Il mercato infrastrutturale nazionale è ben visto nel contesto europeo, tanto da posizionarsi come “mercato chiave”, secondo il documento.
L’EY Barometer ha visto partecipare all’indagine dirigenti di grandi aziende, investitori infrastrutturali, istituti finanziari e private equity operanti a livello mondiale nel settore delle infrastrutture e con una radicata presenza anche in Italia, con l’obiettivo di valutare la fiducia degli investitori e degli operatori del settore.
Gli investitori guardano con attenzione alla transizione energetica, il sistema dei trasporti e il comparto sanitario
Ne è uscito fuori che le iniziative principali si concentrano sulla transizione energetica, sul miglioramento delle infrastrutture di trasporto e sul comparto della sanità.
Sempre seguendo Daviddi, scopriamo che “il 35% degli investitori intervistati, in aumento del 3% rispetto al 2023, ha espresso l’intenzione di investire nel comparto energetico nei prossimi 12 mesi, seguito dal comparto dei trasporti dove le aspettative di investimento si confermano al 18%. Il comparto italiano conferma, dunque, la propria vitalità e attrattività. Guardando al futuro, prevediamo un mantenimento ai livelli attuali dell’attività M&A, con i target più apprezzati nei sottosettori delle energie rinnovabili, efficienza energetica, sistema sanitario, data centers e infrastrutture di trasporto”.
Non solo energia, comunque, perché anche il comparto tecnologico attrae gli investitori, visti gli ampi utilizzi che l’innovazione trova, anche nella transizione energetica.
Aumenta l’interesse verso le tecnologie innovative e in particolare l’AI
“L’adozione di tecnologie innovative e l’interesse amplificato verso asset class core plus/value-add dimostrano la volontà degli investitori di perseguire opportunità di crescita e di rendimento. Il 62% degli investitori intervistati, con un incremento del 28% rispetto allo scorso anno, ha allocato più del 30% del proprio portafoglio in tali asset, confermando come tendenza complessiva una strategia di diversificazione volta alla ricerca di opportunità con un profilo di rischio/rendimento più elevato”, ha sottolineato Daniele Ruggeri, Infrastructure Strategy and Transactions Partner di EY in Italia.
La tecnologia potrebbe costituire un’area di investimento primaria nel lungo termine. Infatti, il 45% degli intervistati afferma di includere la tecnologia nelle loro strategie di investimento e quasi il 40% prevede che tali investimenti saranno prioritari nei prossimi 3-5 anni.
In quest’ambito, l’intelligenza artificiale è vista da oltre il 30% degli intervistati come la tecnologia che porterà i maggiori benefici nel settore delle infrastrutture, in particolare nei comparti dell’energia e dei trasporti.