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In Gazzetta il DM che regola l’autorizzazione delle infrastrutture energetiche in Italia

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La pubblicazione del Decreto Ministeriale n. 305 in Gazzetta Ufficiale sancisce un importante passo avanti nella regolamentazione delle infrastrutture energetiche nazionali e transfrontaliere. Il provvedimento approva, infatti, un nuovo manuale per le autorizzazioni dei Progetti di Interesse Comune (PCI) e di Interesse Reciproco (PMI), parte fondamentale degli obiettivi europei di neutralità climatica.

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IL NUOVO MANUALE

Il quadro normativo UE sulle infrastrutture energetiche

Le infrastrutture energetiche nazionali e transfrontaliere sono essenziali per la transizione energetica. La Comunità Europea ha più volte legiferato in materia, sottolineando come reti elettriche intelligenti, gasdotti, reti offshore, interconnessioni dell’idrogeno ed elettrodotti, siano indispensabili al raggiungimento degli obiettivi di neutralità climatica stabiliti dal Green Deal.

Allo scopo di incentivare e accelerare la realizzazione di queste grandi opere, il Regolamento europeo TEN-E del 2022, che ha sostituito il precedente del 2013, definisce criteri e procedure per la selezione dei progetti di interesse comune (Projects of Common InterestPCI) o reciproco (Projects of mutual interest – PMI).

Il nuovo manuale delle procedure

È questo il quadro normativo in cui rientra la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del Decreto ministeriale n.305 del 3 settembre 2024 (vedi allegato), che approva il nuovo manuale delle procedure sul rilascio delle autorizzazioni applicabili ai progetti PCI/PMI. Il documento rappresenta un tassello fondamentale per il miglioramento delle infrastrutture transeuropee energetiche dell’Unione.

Nove corridoi strategici e tre aree prioritarie

Il nuovo Regolamento che, in Italia come nel resto d’Europa, contribuirà alla riduzione delle emissioni climalteranti coerentemente con l’obiettivo di neutralità climatica al 2050, promuove l’integrazione delle energie rinnovabili e delle nuove tecnologie per l’energia pulita nel sistema energetico. L’intento è anche quello di privilegiare il collegamento fra le regioni attualmente isolate dai mercati energetici europei, nonché rafforzare le interconnessioni transfrontaliere tra gli Stati membri e gli Stati terzi. Nello specifico, per rafforzare la rete energetica europea sono stati definiti nove corridoi strategici e tre aree tematiche prioritarie. Tra i progetti principali figurano le interconnessioni elettriche tra Nord e Sud Europa, le reti offshore del Mar Baltico e del Nord, e le infrastrutture di idrogeno nell’Europa occidentale. Le tre aree prioritarie includono:

  • Smart Grid: le reti intelligenti facilitano l’integrazione delle energie rinnovabili e migliorano la resilienza, soprattutto per le isole.
  • Trasporto e Stoccaggio di CO₂: un’opportunità per ridurre le emissioni delle industrie difficili da decarbonizzare, catturando e immagazzinando la CO₂.
  • Reti di gas Intelligenti: supportate da tecnologie digitali, queste reti favoriscono l’uso di gas rinnovabili a basse emissioni di carbonio.

Gli 8 progetti italiani

Nello Stivale la lista PCI/PRI contiene in tutto 8 progetti, di cui quattro nel settore delle reti elettriche, uno in quello dell’Idrogeno, 2 in ambito CO2 e un solo progetto per il gas.

Reti elettriche

  • Interconnessione fra Italia continentale-Corsica (FR) e Sardegna (IT) – attualmente denominata “SACOI 3
  • Interconnettore tra Würmlach (AT) e Somplago (IT)
  • Interconnettore fra Lienz (AT) e il Veneto (IT)
  • Interconnessione fra la Sicilia (IT) e la Tunisia (TN) – attualmente denominata “ELMED

Idrogeno

  • Corridoio dell’idrogeno Italia-Austria-Germania: Infrastruttura interna per l’idrogeno in Italia – attualmente denominata “Dorsale italiana dell’H2

Co2

  • Callisto — sviluppo di hub multimodali per il CO2 nel Mediterraneo che stoccano le emissioni di CO2 provenienti da Francia e Italia
  • Prinos — stoccaggio offshore a Prinos di emissioni da EL via gasdotto e da BG, HR, CY, EL, IT e SI via nave

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