Nonostante un lieve calo delle quotazioni gas, l’aumento è dovuto alla riduzione della componente di sconto UG2 degli oneri generali voluta dal Governo nel Decreto Bollette.
I rincari energetici sembrano non finire mai. Dopo qualche mese di respiro, soprattutto da febbraio 2023, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha comunicato un nuovo aumento sui consumi di gas ad aprile, valutato attorno al +22,4%.
“L’aumento sarà probabilmente percepito meno, perché arriva nel periodo dell’anno in cui i riscaldamenti sono ormai spenti e i consumi gas delle famiglie tendono al minimo – ha spiegato Stefano Besseghini, il presidente dell’ARERA – Dobbiamo tener ben presente che abbiamo imboccato la strada di un ritorno alla normalità, in cui il sistema energetico è chiamato all’equilibrio senza il ricorso a finanze dello Stato per fronteggiare la crisi”.
L’incremento di spesa per le famiglie italiane è dovuto alla riduzione della componente di sconto UG2 (voluta dal Governo Meloni con il decreto Bollette n.34 del 2023), che nell’ultimo anno è stata utile per alleviare l’impatto dei rincari energetici sulle tasche dei consumatori.
Un aumento che si è verificato nonostante un prezzo medio all’ingrosso della materia prima nello scorso mese in leggero calo a a 44,83 €/MWh.
Come spigato nel comunicato dell’Autorità, l’aumento complessivo per l’utente tipo, per i consumi del mese di aprile rispetto al mese precedente, è quindi determinato: da un leggero calo della spesa per la materia gas naturale, – 3,1%; da un calo della tariffa legata alla spesa per il trasporto e la misura, – 4,0%; controbilanciato dall’aumento degli oneri generali per la parte legata all’UG2, +29,5%.
Comunque, anche a fronte dell’aumento complessivo della bolletta per il mese di aprile, in termini di effetti finali, la spesa gas per la famiglia tipo nell’anno scorrevole (maggio 2022-aprile 2023) è di 1532,49 euro, registrando un -3,9% rispetto ai 12 mesi equivalenti dell’anno precedente (maggio 2021- aprile 2022).