Risolta temporaneamente la questione del caro energia con l’approvazione del Decreto Bollette, il dibattito politico si concentra nuovamente sul tema degli approvvigionamenti energetici, messi in crisi sia dal conflitto tra Russia e Ucraina, sia dalla minaccia dei dazi statunitensi.
Nuove strategie per aumentare produzione di gas
Durante il Question Time alla Camera, il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha risposto a un’interrogazione relativa alle strategie per aumentare l’estrazione di gas naturale e petrolio in Italia, e per potenziare l’importazione di GNL, anche alla luce delle trattative in corso con gli Stati Uniti sulla questione dazi.
Gas release e revisione del PiTESAI: un contesto più favorevole agli investimenti
La situazione delineata durante il Question Time alla Camera non sembra incoraggiare lo sviluppo delle rinnovabili. Il Governo intende, infatti, seguire la direzione già tracciata dalla misura del gas release, che prevede l’aumento della produzione nazionale di gas destinato alle industrie ad alto consumo energetico. Fratin ha ricordato come l’annullamento del PiTESAI e la revisione del meccanismo del gas release, introdotta con il Decreto Ambiente, abbiano creato un contesto normativo più favorevole per gli operatori del settore energetico, finalizzato a valorizzare le risorse già presenti nel Paese.
Nuove esplorazioni nell’Adriatico e permessi in fase di rilascio
Ad oggi – ha dichiarato il Ministro – sono stati restituiti agli operatori numerosi permessi di ricerca e, in aggiunta, è stato rilasciato un nuovo permesso per l’esplorazione di gas nell’offshore dell’Adriatico. Altri procedimenti sono in fase avanzata e potrebbero concludersi positivamente nel breve o medio termine, dando il via a una nuova fase di sviluppo della produzione nazionale di idrocarburi.”
Import di GNL dagli Stati Uniti: decide Bruxelles
Quanto al potenziamento delle importazioni di gas naturale liquefatto dagli Stati Uniti, Fratin ha precisato che ogni decisione dipenderà dalle trattative condotte dalla Commissione Europea. Al momento, non sono stati ancora definiti i dettagli dei negoziati con Washington, e non è possibile stabilire se l’UE richiederà un incremento delle forniture energetiche statunitensi.