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Energia e ambiente procastinati. Le novità del Milleproroghe 2024

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Sostegni aggiuntivi alle imprese energivore, proroga per le messa in sicurezza e bonifica delle aree contaminate, esonero del trasporto pubblico dalle normative anti inquinamento. Il 2024 si apre con un Milleproroghe poco sostenibile dal punto di vista energetico.

Il Milleproroghe 2024

Il 2024 dal punto di vista energetico non si apre con grosse novità. L’approvazione del Decreto Milleproroghe a pochi giorni dal nuovo anno segna, infatti, la volontà del Governo di procrastinare su alcune scadenze nei settori ambiente ed energia. Restano, invece, salve le modifiche già annunciate con il provvedimento che tutela il mercato dell’elettricità fino al primo Luglio 2024, e con il Decreto Salva Spese per quel che concerne il Superbonus.

Due milioni di euro aggiuntivi per le aziende energivore

Nello specifico, il decreto Milleproroghe 2024 prevede l’estensione del Fondo a sostegno per le imprese a forte consumo di energia elettrica localizzate nelle regioni insulari. Lo strumento, istituito dal DL 30 marzo 2023, n. 34, prevedeva una dotazione di due milioni di euro per l’anno 2023, per quelle aziende energivore per le quali era stato istituito un tavolo di crisi nazionale presso il Ministero delle imprese del made in Italy. Oggi la misura si rinnova per tutto il 2024 con altri due milioni di euro. Alla copertura degli oneri il governo provvederà mediante versamento all’entrata del bilancio dello Stato delle risorse stanziate per l’anno 2023 e successiva riassegnazione nello stato di previsione del MIMIT.

Messa in sicurezza e bonifica

Il Milleproroghe 2024 , in sintesi, offre più tempo per identificare e bonificare siti d’interesse nazionale. Ci sarà, infatti, un anno in più (1° gennaio 2025) per l’adozione dei decreti ministeriali finalizzati alla ricognizione e alla riperimetrazione dei siti contaminati. Invece, al fine di fronteggiare la crisi idrica, il nuovo decreto salva scadenze ha portato al 30 giugno 2024 il termine entro il quale le regioni e le province autonome territorialmente competenti autorizzano il riutilizzo a scopi irrigui in agricoltura delle acque reflue depurate prodotte dagli impianti di depurazione, ai sensi del regolamento (UE) 2020/741 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 maggio 2020. È previsto sempre per fine giugno, il termine inerente alle attività di decontaminazione e messa in sicurezza del Sito di Interesse nazionale di “Cogoleto Stoppani” (chiuso quasi vent’anni fa dopo decenni di contaminazione ambientale).

Mobilità e Trasporti

Per quanto riguarda le materie di competenza del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, la normativa relativa al divieto di circolazione di veicoli a motore delle categorie M2 e M3 adibiti a servizi di trasporto pubblico locale, viene modificata al fine di consentire la continuità e la regolarità del servizio. In alcuni casi è richiesto l’esonero dal divieto esclusivamente per l’anno 2024, mentre si estende l’utilizzo delle risorse non utilizzate.

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