Cresce il desiderio degli Italiani di possedere una casa più efficientata energeticamente così come cresce la consapevolezza dell’importanza di acquistare un immobile meno energivoro. Il Focus sull’efficienza energetica degli immobili realizzato da Enea in collaborazione con I-Com mette in luce una nuova prospettiva, che considera l’efficienza energetica degli immobili un investimento per accrescere il valore delle proprietà e conservare il proprio potere d’acquisto.
La casa come bene rifugio per eccellenza
Secondo i dati del Report dell’Osservatorio Immobiliare Nazionale Fiaip, la casa si conferma ancora la forma più sicura d’investimento dei risparmi dei cittadini. I numeri evidenziano, nel 2022, livelli di compravendita nel settore residenziale che non si registravano da oltre vent’anni (+3,5% rispetto al 2021, pari a 775 mila transazioni complessive), con una domanda e, di conseguenza, valori di mercato, crescenti nei grandi centri cittadini. Ma in che modo la recente approvazione della Direttiva europea sulle case green cambierà il mercato?
Focus sull’efficienza energetica degli immobili
Il Provvedimento stringente dell’Unione Europea introduce inevitabilmente nuovi scenari nel panorama del settore edile, rendendo improvvisamente urgente un repentino e capillare cambio di passo nel modo in cui le case vengono costruite, ristrutturate e vissute.
Il Focus sull’efficienza energetica nel settore immobiliare, realizzato in collaborazione con ENEA e I-Com (Istituto per la Competitività), mette in luce una nuova prospettiva che considera l’efficienza energetica degli immobili un investimento per accrescere il valore delle proprietà e conservare, attraverso la riduzione delle spese energetiche, il proprio potere d’acquisto.
Dal documento emerge, infatti, che il 70% degli immobili nuovi sono nelle prime due classi energetiche (A e B), con un aumento del 10% rispetto al 2021 di immobili ristrutturati nelle migliori classi energetiche. Inoltre, il 56% del campione di circa 600 agenti immobiliari intervistati ritiene che nell’acquisto di un immobile ci sia la giusta consapevolezza dell’importanza dell’efficienza energetica, mentre il 58% ritiene che l’APE (Attestato di prestazione energetica) aiuti a orientare le scelte degli utenti verso immobili di migliore qualità energetica. Infine, per il 57% degli intervistati lo strumento del Superbonus 110% ha decisamente avuto un’influenza rilevante per la dinamicità virtuosa del mercato immobiliare.
Circolo virtuoso di investimenti
Al fine di evitare distorsioni e ampliare il divario sociale tra cittadini, questo processo di transizione sostenibile va evidentemente accompagnato e supportato da strumenti di natura finanziaria. “L’ingenza delle risorse necessarie richiederà la messa a punto di un ciclo virtuoso di investimenti che potranno ripagarsi nel tempo con i risparmi ottenuti, superando così la logica dell’incentivo che, alla lunga, non è più sostenibile” ha commentato il Vicepresidente I-Com Franco D’Amore.
Il ruolo dell’Agenzia nazionale per l’efficienza energetica (ENEA), sarà invece quello di offrire una spalla alle istituzioni nazionali e locali al fine di indirizzare al meglio le politiche di sostegno allo sviluppo dell’efficienza energetica nel settore residenziale.
“La centralità del settore civile nei consumi energetici finali del nostro Paese impone un’azione capillare e decisa di efficientamento energetico dello stock immobiliare italiano. Il Programma nazionale di informazione e formazione dell’efficienza energetica ’Italia in Classe A’ farà da volano per intercettare la domanda di innovazione sociale generata dalle politiche per la sostenibilità”, ha spiegato la Direttrice del Dipartimento ENEA di Efficienza energetica Ilaria Bertini.