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Decreto Agrivoltaico Innovativo: arriva la firma di Pichetto Fratin

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Il ministro del Mase, Gilberto Pichetto Fratin, ha firmato e trasmesso alla Corte dei Conti il Decreto che incentiva la diffusione dell’agrivoltaico innovativo in Italia, con l’obiettivo di rendere l’agricoltura protagonista della transizione energetica. Ottenuto il via libera dalla Commissione Europea dopo oltre 6 mesi.

Il Decreto Agrivoltaico Innovativo

Con la firma del ministro del Mase Gilberto Pichetto Fratin dovrebbero presto arrivare nuovi incentivi per promuovere e rafforzare l’integrazione tra fotovoltaico e agricoltura in Italia.

La proposta in merito al Decreto Agrivoltaico Innovativo era stata già approvata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica il 4 maggio 2023, ma prima del via libera ufficiale della Commissione Europea sono passati ben oltre 6 mesi. Sul provvedimento si attende adesso l’ultima validazione dalla Corte dei Conti, prima di entrare ufficialmente in vigore.

1,04 GW di sistemi agrivoltaici avanzati

L’obiettivo è installare almeno 1,04 GW di sistemi agrivoltaici avanzati entro il 30 giugno del 2026. Come? Con la concessione di un contributo in conto capitale nella misura massima del 40% dei costi ammissibili; e con una tariffa incentivante sulla produzione di energia elettrica netta immessa in rete, che dovrebbe essere di almeno 1.300 GWh l’anno.

Riguardo il primo punto, il contributo sarà finanziato con fondi del PNRR, per una somma pari a oltre 1 miliardo di euro. Per quel che concerne invece la tariffa incentivante, si stima un importo annuo di 21 milioni.

Soluzioni costruttive innovative

Si sta dunque pensando a delle soluzioni costruttive innovative, prevalentemente a struttura verticale e con moduli ad alta efficienza. L’ambizione così è quella di sfruttare il suolo sia per produrre energia e migliorare il rendimento delle attività agricole, sia per incentivare il recupero dei terreni per usi produttivi.

In particolare, per l’accesso alle procedure di gara, il Decreto prevede 2 distinti contingenti di potenza: uno da 300 MW destinato al solo comparto agricolo per impianti fino a 1 MW; e uno da 740 MW aperto invece anche alle associazioni temporanee di imprese, composte da almeno un soggetto e con accesso tramite la partecipazione a procedure competitive per qualsiasi tipo di sito.

La diffusione dell’agrivoltaico

Per il ministro, la diffusione dell’agrivoltaico è una chiave importante per la decarbonizzazione di un settore strategico, fatta attraverso un uso intelligente e sostenibile del suolo in grado di aiutare l’ambiente, la produzione e lo sviluppo delle rinnovabili.

Pichetto Fratin sottolinea poi, in una nota diffusa dal Mase, quanto l’agricoltura italiana sia eccellente, con una qualità riconosciuta in tutto il mondo che la potrebbe far diventare protagonista attiva della transizione energetica e ambientale.

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