Arera ha comunicato che, dall’1 aprile, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica per le famiglie si ridurrà del 55,3% per il secondo trimestre dell’anno, tasse incluse. Si parla dunque di un calo di 23,75 centesimi di euro di per kilowattora, al fine di tornare ai livelli precedenti alla guerra in Ucraina.
Risparmio sulle bollette
Con una nota, Arera (Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente) ha comunicato che, nel secondo trimestre 2023, il prezzo di riferimento dell’energia elettrica diminuirà del 55,3%, e questo comporterà un risparmio sulle bollette notevole per le famiglie ‘tipo’, quei nuclei familiari che consumano circa 2.700 kWh all’anno.
Il comunicato è stato pubblicato dopo che il Consiglio dei ministri ha approvato il testo del decreto bollette, dal valore di poco meno 5 miliardi di euro, e vari bonus sociali, tra i quali quello per il riscaldamento, previsti per chi ha un livello Isee fino a 15mila euro. Per le famiglie più numerose, il limite aumenta: fino a 20.000, massimo 30.000 euro.
A cosa è dovuto il calo delle bollette?
Nel comunicato stampa che annuncia il calo delle bollette e ne spiega le ragioni, Arera ha fatto riferimento alle temperature miti dell’inverno 2022/23, che hanno favorito un limitato utilizzo europeo degli stoccaggi, e delle condizioni meno tese per quel che concerne l’equilibrio tra domanda e offerta.
Sull’andamento dei mercati, ci sono state delle quotazioni più basse all’ingrosso del gas, influenzate da diversi fattori: una domanda europea in riduzione, una ripresa contenuta della domanda di Gnl, la ripresa e l’operatività di nuovi terminali di liquefazione negli Usa e rigassificazione in Europa.
Per quanto riguarda gli oneri di sistema, verranno riattivati per tutti i clienti elettrici, comprese le utenze domestiche, e questo impatterà sulle famiglie di 3,03 centesimi di euro (il 12,7% della spesa totale), in aumento rispetto al primo trimestre.
A incidere maggiormente, saranno soprattutto gli incentivi per le fonti rinnovabili, che peseranno per il 64,4%.
Le dichiarazioni di Besseghini e l’entusiasmo dei ministri Urso e Pichetto Fratin
Su queste misure, Stefano Besseghini, presidente Arera, ha spiegato che questi prezzi all’ingrosso del gas evidenziano un mercato che ha preso sul serio lo sforzo europeo di diversificazione e di consolidamento delle infrastrutture, con segnali che si stanno vedendo anche sui consumatori finali.
Nonostante questo, ha anche ricordato che bisogna rimanere concentrati sugli impegni presi e sull’implementazione delle scelte che sono state fatte.
Parole positive sono anche state espresse dal ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso e dal ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, che ha voluto sottolineare quanto il calo delle tariffe sull’elettricità confermi l’impegno del governo.
Ma è davvero così? O si poteva e si può fare di più per affrontare e superare la crisi energetica?