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Cooperazione energetica Italia-Tunisia: il punto su rinnovabili e materie prime critiche

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A Roma, lo scorso 7 Novembre, Adolfo Urso ha incontrato il Ministro tunisino dell’energia Fatma Thabet Chiboub, facendo il punto sullo stato della cooperazione energetica tra Italia e Tunisia.

Cooperazione energetica tra Italia e Tunisia

Lo scorso 7 Novembre, Adolfo Urso ha incontrato a Roma il Ministro tunisino dell’energia Fatma Thabet Chiboub, confrontandosi sulla cooperazione energetica tra Italia e Tunisia. Del resto, Roma è il principale riferimento commerciale della Tunisia, con un saldo commerciale in attivo. Inoltre, l’interscambio bilaterale – nel 2022 – ha superato i 7 mld di Euro.

Nella sede di Palazzo Piacentini, il Ministro italiano delle Imprese e la Thabet Chiboub hanno parlato dei progetti già in atto, come l’interconnessione elettrica Elmed. In secondo luogo, una particolare attenzione è stata data a tutte le opportunità di investimento che siano collegate al tema ‘energia’.

Il Mediterraneo, infatti, è destinato ad accrescere la propria centralità, in qualità hub delle fonti ‘verdi’. Da qui, la necessità di sfruttare le nuove catene energetiche di approvvigionamento.

Lo scenario di riferimento

Al netto delle fasi di instabilità politica che hanno caratterizzato la Tunisia, sotto il profilo energetico il Paese si è dimostrato un mercato dalle buone potenzialità. In effetti, diversi investitori stranieri hanno stretto accordi con le autorità locali. Le principali risorse sono state destinate a solare, idrogeno e elettrificazione.

A livello nazionale, le rinnovabili si sono inserite all’interno di un mix nazionale che – al 2022 – era costituito al 48,9% dal gas naturale e al 40,2% dal petrolio (dati IEA). Partendo da tali presupposti e nel ribadire i principi del Piano Mattei, i due Ministri hanno posto l’accento – insieme alle rinnovabili – sugli investimenti in intelligenza artificiale.

L’ottica, attraverso lo scambio di conoscenze e competenze, sarà valorizzare l’innovazione per creare nuove infrastrutture e favorire lo sviluppo delle filiere del settore. Sono tutte dinamiche dentro le quali le piccole e medie imprese italiane potranno investire, in raccordo con le aziende locali.

Infine, Urso e la Thabet Chiboub hanno analizzato l’evoluzione dell’AI Hub per lo Sviluppo Sostenibile, progetto della presidenza italiana nell’ambito dei lavori G7. Le sfide non mancheranno. Tuttavia, la volontà dell’Italia di rilanciarsi nel contesto del Mediterraneo e il solido rapporto con Tunisi potrebbero qui trovare una dimensione rilevante.

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