Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato l’avviso “Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica”, con l’obiettivo di favorire e accelerare gli interventi per di decarbonizzazione della PA, anche tramite impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili. Domanda fino ad esaurimento fondi e non oltre il 28 febbraio 2023.
I Comuni e l’efficienza energetica del patrimonio immobiliare della PA locale
Il raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici nazionali al 2030 e al 2050 passa inevitabilmente per un ampio intervento di decarbonizzazione sull’enorme e diffuso patrimonio edilizio dei Comuni italiani.
Secondo il più recente rapporto del ministero dell’Economia (di settembre 2021 ma con dati del 2018), il patrimonio immobiliare della Pubblica Amministrazione include 2,6 milioni di beni.
Un ente locale, grazie all’efficienza energetica e gli impianti a fonti rinnovabili, può arrivare a risparmiare fino al 40% dei costi per i consumi energetici annuali, secondo dati Fire, Federazione italiana per l’uso razionale dell’energia, senza contare i benefici alla comunità in termini di qualità dell’aria (meno emissioni inquinanti) e tutela della salute, liberando risorse per altri obiettivi.
Avviso da 320 milioni di euro per la sostenibilità e l’efficienza energetica
Il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica ha pubblicato l’avviso dal titolo “Comuni per la sostenibilità e l’efficienza energetica”, con l’obiettivo di favorire e accelerare gli interventi per l’efficienza energetica degli edifici pubblici, anche tramite impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili.
La dotazione finanziaria complessiva è di 320 milioni di euro e l’avviso è del tipo “a sportello”, quindi i fondi saranno assegnati fino ad esaurimento.
Il 50% delle risorse, per complessivi 160 milioni di euro, è riservata agli interventi di efficientamento energetico e di produzione di energia da fonti rinnovabili su edifici situati nei territori delle Regioni del Mezzogiorno: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia.
Lo sportello dove fare richiesta dei contributi è aperto tutti i giorni, si legge nell’avviso, fino ad esaurimento dei fondi e “non oltre il 28 febbraio 2023”.
Gli interventi ammessi
Tra gli interventi che rientrano nell’avviso e che possono essere attuati dai Comuni, troviamo: realizzazione di impianti fotovoltaici e servizi connessi; realizzazione di impianti solari termici e servizi connessi; realizzazione di impianti a pompa di calore per la climatizzazione, per la produzione di acqua calda sanitaria e servizi connessi; realizzazione di interventi di relamping (sostituzione lampade tradizionali con quelle a LED); realizzazione di chiusure trasparenti con infissi e sistemi di schermatura solare; realizzazione di generatori a combustibile gassoso o a biomassa, a condensazione e servizi connessi.
Per ciascuna istanza presentata, l’avviso prevede che il contributo minimo deve essere almeno pari a 40.000 euro e non eccedente i 215 mila euro.
In aggiunta, c’è anche il Programma di riqualificazione energetica della Pubblica Amministrazione centrale (PREPAC), che dal 2014 ha l’obiettivo di efficientare almeno il 3% annuo della superficie utile del patrimonio edilizio dello Stato (misura estesa fino al 2030).