Il Mase, in collaborazione con Enea e Confindustria, organizza una giornata di orientamento (23 Gennaio 2024) per facilitare l’accesso delle imprese italiane ai finanziamenti dell’Innovation Fund, il fondo innovazione dell’Ue da 40 miliardi di euro. Attualmente, in Italia, sono aperti bandi da 5 miliardi di euro: l’obiettivo è decarbonizzare i sistemi produttivi ad alta intensità energetica e offrire sostegno alla produzione dell’idrogeno rinnovabile.
Come accedere all’Innovation Fund?
Come accedere ai 5 miliardi di euro stanziati in Italia dall’ Innovation Fund (il Fondo per l’Innovazione)? Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, in collaborazione con ENEA e Confindustria, organizza una giornata di aggiornamento il prossimo 23 gennaio, proprio allo scopo di approfondire i bandi lanciati, che puntano alla decarbonizzazione dei sistemi produttivi e al sostegno della produzione dell’idrogeno rinnovabile.
Che cos’è l’Innovation Fund
Il Fondo per l’Innovazione è uno dei principali programmi di finanziamento a livello mondiale per la diffusione di tecnologie innovative a basse emissioni di carbonio.
Attivato dalla Commissione europea nell’ambito del EU ETS, il sistema per lo scambio delle quote di emissioni di CO2, ha l’obiettivo di portare sul mercato soluzioni industriali per decarbonizzare l’economia europea e sostenere la transizione dell’Unione verso il net zero. Attualmente il Fondo ha una disponibilità finanziaria di circa 40 miliardi di euro, l’equivalente di 530 milioni di quote dell’EU ETS per il periodo 2020 – 2030. Responsabile del Fondo è proprio la Commissione Europea, coadiuvata dall’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente (CINEA) e dalla Banca europea per gli investimenti (BEI).
Come funziona il Fondo Innovazione
Il suddetto Fondo, che si rivolge ai settori industriali ad alta intensità energetica, alle filiere dei prodotti sostitutivi di quelli ad alta intensità di carbonio, ai progetti per la cattura e lo stoccaggio geologico di CO2 (CCS), nonché alle tecnologie innovative per lo stoccaggio e produzione di energia rinnovabile, opera appunto per bandi. Le proposte progettuali presentate vengono classificate come di piccola, media o larga scala in base alla spesa complessiva prevista in conto capitale, che può oscillare tra i 20 e i 100 milioni di euro.
I requisiti per la selezione
I progetti sono poi selezionati sulla base di alcuni requisiti chiave. Tra i principali vi sono:
- efficacia in termini di potenziale di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra;
- livello di innovazione rispetto allo stato dell’arte;
- maturità dei progetti in termini di pianificazione, modello di business, struttura finanziaria e giuridica e possibilità di raggiungere la chiusura finanziaria entro un periodo di tempo predefinito non superiore a quattro anni dalla decisione di assegnazione;
- potenziale tecnico e di mercato di una vasta applicazione e riproducibilità o di futuri abbattimenti dei costi;
- efficienza a livello dei costi pertinenti del progetto.
Il prossimo appuntamento
L’ appuntamento del 23 gennaio ha lo scopo di presentare questo strumento di finanziamento e promuovere la partecipazione delle imprese italiane ai bandi. Per l’occasione saranno, infatti, fornite informazioni e strumenti utili per la definizione delle proposte progettuali, oltre che per il “networking” tra i partecipanti. Attraverso “dialoghi di orientamento” organizzati ad hoc, gli interessati avranno l’opportunità incontrare gli esperti di CINEA e DG CLIMA, per un confronto sugli schemi progettuali e per i chiarimenti sul testo dei bandi.