Si è svolta oggi la presentazione istituzionale del Vademecum per le Comunità Energetiche Rinnovabili (CER), con la presenza del ministro del MASE Pichetto Fratin, Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, e infine Paolo Arrigoni e Vinicio Mosè Vigilante, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del GSE.
L’evento
L’evento organizzato dal Tavolo Tecnico sulle Comunità Energetiche Rinnovabili della Segreteria Generale e che si è svolto presso la sede CEI di Roma, ha visto la presenza del ministro del MASE Gilberto Pichetto Fratin, di Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana (CEI), e di Paolo Arrigoni e Vinicio Mosè Vigilante, rispettivamente Presidente e Amministratore Delegato del GSE.
Arrigoni già ieri ha avuto modo di esporre un altro Vademecum, quello ANCI per i Comuni, redatto con l’idea di offrire una panoramica dettagliata sulle azioni da poter intraprendere per configurazioni di autoconsumo individuale.
Ed è con questo stesso spirito che è stato oggi presentato il documento riferito agli Enti religiosi, volto sempre a favorire uno sviluppo più sostenibile e un uso più solidale delle risorse ambientali, ma non solo.
La guida
Si tratta di una sorta di guida non solo sui benefici offerti dalle Cer, ma anche sul percorso da dover intraprendere per promuovere la transizione energetica a livello internazionale, definita come un percorso lineare e mono-dimensionale che interessa tre sfere di azione tra loro connesse: l’acquisto, la produzione e il consumo di energia.
Non vi può infatti essere sostenibilità se non si pongono limiti al consumo e alle inefficienze che creano dispersione, così come sottolineato nel testo ufficiale.
Nascita di progetti importanti
Lo scopo dunque è favorire innanzitutto un dibattito costruttivo all’interno delle stesse comunità, ma anche sperare che tutto questo porti alla nascita di progetti importanti, in questo caso organizzati nell’ambito della Chiesa.
Per redigere il testo, la Conferenza Episcopale Italiana ha collaborato con il GSE per far capire alle parrocchie l’importanza dell’autoconsumo e della condivisione di energia pulita. In questo poi, la Chiesa italiana sembrerebbe si stia impegnando sempre di più, e ne è un esempio la prima comunità energetica rinnovabile diocesana nata a Treviso.
I paragrafi
Il Vademecum si compone comunque di diversi paragrafi, volti in primo luogo a spiegare nello specifico cosa sono tali associazioni e perché sono così necessarie, in quanto strumenti che possono combattere anche la povertà energetica.
Sebbene nel funzionamento della Cer, ogni membro continui a pagare la bolletta al proprio fornitore di energia elettrica, una volta costituitasi la comunità, è possibile richiedere, tramite richiesta telematica sul portale dedicato, degli incentivi previsti dal D.lgs.199/2021 e definiti dal Decreto del Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica 7 dicembre 2023, n. 414.
Contributi
Parliamo di contributi corrisposti anche dal GSE e che variano a seconda della potenza degli impianti. Per esempio, quelli superiori a 600 KWp hanno una parte fissa di 60 €/MWh e una variabile fino a 40 €/MWh, ma per un massimo di 100 €/MWh.
Per quelli invece meno potenti, la quota immutata corrisponde a 70 €/MWh e con una variabile che non può superare i 40 €/MWh. E infine, per i siti al di sotto o pari ai 200 kWp, ci saranno 80 €/MWh di parte fissa, con tetto fino a 120 €/MWh.
Rimborsi
Poi ci sono anche dei rimborsi definiti da ARERA e diversi a seconda delle tariffe di trasmissione e distribuzione energetica.
In generale però, tale importo di valorizzazione è stato fissato per il 2024 a 10,57 €/MWh. Parliamo dunque di benefici economici importanti che aumentano la possibilità di investire su nuovi stabilimenti.
Le dichiarazioni
Il Vademecum contiene all’interno tutte informazioni per poter costituire una Comunità energetica rinnovabile o scegliere di farne parte, incluse raccomandazioni da tenere a mente e anche un Glossario contenente tutte le parole chiave.
Durante la presentazione di oggi, tutti questi aspetti sono stati messi in evidenza dalle dichiarazioni dei partecipanti.
Nello specifico, il ministro del ha parlato di un «lavoro a più mani che ha permesso a tutti di arrivare ad avere un prodotto importante, sia dal punto di vista ambientale per le rinnovabili, sia sotto l’aspetto culturale, per provare l’esperienza dell’autoconsumo».
L’alleanza che può consolidarsi tra i parroci e i sindaci
Arrigoni invece, parla di «una collaborazione con la CEI nata il primo novembre, quando ancora mancava qualche attrezzo nella nuova disciplina delle Comunità energetiche rinnovabili. Le Cer infatti sono un driver importante nella transizione energetica e diffonderanno sempre di più nel Paese la cultura della sostenibilità».
Ha poi aggiunto: «Il vademecum ha un carattere divulgativo per permettere l’autoconsumo diffuso, rafforzare il ruolo delle comunità locali e consentire anche agli enti religiosi di esserne protagonisti».
Infine, facendo riferimento al Vademecum presentato ieri presso la sede ANCI, ha parlato dell’alleanza che può consolidarsi tra i parroci e i sindaci, perché «entrambi rappresentano comunque degli elementi di garanzia».
Infine, l’Arcivescovo Matteo Maria Zuppi è intervenuto per ultimo parlando della guida come di una «proposta chiara, che miri a una comunità inclusiva e alla promozione di una transizione ecologica».