Tra le priorità indicate nel protocollo d’intesa c’è quella di incrementare i contenuti culturali relativi all’educazione ambientale, alla sostenibilità, alla parità di genere e all’inclusione nella produzione e diffusione dei contenuti sulle varie piattaforme del servizio pubblico radio-televisivo e multimediale della Rai e nella gestione operativa delle proprie sedi. Stefanini (ASviS): “La sostenibilità al centro dell’impegno dell’Azienda come mai accaduto nel passato”.
L’accordo ASviS – Rai per la promozione della sostenibilità
Lo sviluppo sostenibile è un argomento chiave per la riuscita della transizione energetica, digitale ed ecologica del nostro Paese e più in generale di tutti i Paesi del mondo. Un paradigma di crescita, che si basa sui pilastri dell’equità, della giustizia, della dignità e del rispetto dei sistemi naturali da cui traiamo le risorse fondamentali per la nostra esistenza, partendo da un presupposto semplice: il pianeta è uno solo e per tutti.
Per questo L’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) e la Rai – Radiotelevisione Italiana hanno firmato un protocollo d’intesa per avviare una collaborazione di carattere scientifico, culturale, formativo e divulgativo, volta alla promozione di questo tema di rilevanza globale.
L’accordo è stato firmato dal Presidente dell’ASviS, Pierluigi Stefanini, e dall’Amministratore Delegato della Rai, Roberto Sergio, con validità triennale, fino al 2028.
Stefanini (ASviS): “La sostenibilità al centro dell’impegno della Rai”
“La firma del protocollo rappresenta un grande riconoscimento del lavoro che l’ASviS, grazie alle oltre 330 organizzazioni che ne fanno parte, svolge quotidianamente nel Paese e a livello internazionale – ha spiegato il Presidente dell’Alleanza, Pierluigi Stefanini – e ci spinge a impegnarci ancora di più per contribuire a realizzare quanto previsto dal Contratto di Servizio della Rai, che mette la sostenibilità al centro dell’impegno dell’Azienda come mai accaduto nel passato”.
“La condivisione di intenti e di iniziative con ASviS – ha precisato l’Amministratore Delegato Rai, Roberto Sergio – rientra in pieno nella missione del Servizio Pubblico, sempre più impegnato nella promozione convinta e concreta di una cultura della sostenibilità. È un impegno che onoreremo nelle nostre scelte quotidiane sui luoghi di lavoro e in ciò che proporremo su tutti i nostri media. Con il pensiero particolarmente rivolto alle giovani generazioni, così attente ai temi della sostenibilità, che diventeranno “custodi” del futuro ambientale e sociale del nostro pianeta”.
Le priorità
Diverse le priorità indicate nel protocollo d’intesa, tra cui:
- incrementare i contenuti culturali relativi all’educazione ambientale, alla sostenibilità, alla parità di genere e all’inclusione nella produzione e diffusione dei contenuti sulle varie piattaforme del servizio pubblico radio-televisivo e multimediale della Rai e nella gestione operativa delle proprie sedi (tra le iniziative previste la progettazione editoriale, per favorire la divulgazione del pensiero strategico collettivo di lungo termine);
- la valorizzazione della divulgazione scientifica, per contrastare le fake news;
- il ricorso agli strumenti formativi (compreso l’e-learning) per sensibilizzare dipendenti, collaboratori e fornitori Rai sui temi dello sviluppo sostenibile;
- la progettazione di iniziative didattiche rivolte alle scuole di ogni ordine e grado;
- l’utilizzo della presenza internazionale della Rai per aumentare il grado di consapevolezza delle sfide globali e interconnesse che ci attendono, sul piano ambientale, economico e sociale;
- la promozione di metodologie e strumenti per integrare la sostenibilità nelle pratiche produttive della Rai, ottimizzandone gli impatti ambientali e sociali.
Un passo in avanti nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità dell’Agenda 2030
Un ulteriore passo in avanti in relazione agli impegni che il nostro Paese ha preso, anche in ambito internazionale, sottoscrivendo nel 2015 l’Agenda 2030, approvando la recente riforma della Costituzione italiana a tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e della biodiversità, anche nell’interesse delle future generazioni (febbraio 2022), e portando a compimento la revisione della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile (settembre 2023).