In occasione del vertice annuale IEA, nonché del 50° anniversario dell’Agenzia, la Presidente Ursula von der Leyen ha fatto il punto sulle conseguenze che la guerra in Ucraina ha avuto nel panorama energetico europeo, insistendo sulla necessità di continuare ad investire nelle fonti di energia rinnovabile, con un occhio di riguardo all’efficienza energetica.
Il meeting IEA
I ministri dell’energia e del clima di tutto il mondo sono riuniti a Parigi in occasione del meeting IEA 2024, che quest’anno cade a ridosso del 50°anniversario dell’International Energy Agency. Come ogni anno, l’obiettivo del vertice consiste nel fare il punto sugli ultimi sviluppi nei mercati, nelle politiche e nelle transizioni energetiche nazionali, anche per definire la direzione strategica dell’Agenzia per i prossimi anni.
L’intervento della Presidente Ursula von der Leyen
Ed è proprio dal palco di Parigi che arrivano le ultime raccomandazioni di Ursula von der Leyen. In un lungo intervento, la Presidente della Commissione Europea ha fatto il punto sulle conseguenze che la guerra in Ucraina ha avuto nel panorama energetico europeo, insistendo sulla necessità di investire nelle fonti di energia rinnovabile, ma non solo.
Un’occhio di riguardo all’efficienza energetica
Bisogna incanalare massicci investimenti, sia pubblici che privati, in interconnessioni, tecnologia pulita e relative catene di approvvigionamento. “Dovremo mobilitare il settore privato, con cui stiamo lavorando proprio ora per intensificare il dialogo”, ha dichiarato la leader dell’esecutivo europeo, riservando un occhio di riguardo all’efficienza energetica, in cui si registrano le più gravi carenze di investimenti in Europa. La Presidente ha stimato in almeno 165 miliardi di euro l’anno l’importo aggiuntivo necessario entro il 2030 per conseguire gli obiettivi di efficienza energetica dell’Ue.
La risposta strutturale alla guerra di Putin
“Il tentativo di Putin di ricattare la nostra Unione è completamente fallito”, ha rivendicato Von der Leyen, ricordando che l’Unione europea è potuta uscire dalla crisi grazie a “una risposta strutturale, basata soprattutto sulle energie rinnovabili”. Attraverso NextGenerationEU e REPowerEU, finora l’Ue ha sostenuto gli obiettivi di transizione energetica con 150 miliardi di euro.