L’UE ha raggiunto l’intesa per modificare il regolamento ESR e rafforzare le misure che consentiranno il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal nei settori dell’edilizia, l’agricoltura, i rifiuti, la piccola industria e i trasporti.
Nuovi obiettivi vincolanti e più stringenti per gli Stati Membri UE in materia di emissioni di gas a effetto serra. I settori contemplati dalla decisione, avvenuta lo scorso 9 Novembre tra Parlamento e Consiglio, comprendono l’edilizia, l’agricoltura, i rifiuti, la piccola industria e i trasporti.
Si tratta di quei settori che allo stato attuale generano il 60% delle emissioni di gas a effetto serra in Europa e per i quali era stata prevista una riduzione del 29% entro il 2030.
L’accordo provvisorio, promosso dalla Commissione Europea nell’ambito delle proposte “Fit for 55” (pronti per il 55%) pensate per innalzare i livelli di ambizione del Green Deal, ribadisce e rafforza l’impegno europeo in fatto di contrasto al cambiamento climatico, prevedendo una riduzione delle emissioni dal 29% al 40% entro il 2030 rispetto ai livelli del 2005.
Il regolamento ESR
L’intesa per la revisione del regolamento sulla condivisione degli sforzi, lo strumento legislativo che stabilisce obiettivi annuali per i Paesi della Comunità Europea, dal 2020 al 2030, ha lo scopo di limitare ulteriormente le emissioni dei gas che incidono sul bilancio energetico della terra. Prima di entrare in vigore, la legge dovrà superare l’iter di approvazione, che prevede l’adozione formale da parte del Parlamento europeo e del Consiglio.
Il Vicepresidente esecutivo, Frans Timmermans, ha dichiarato: “Oggi abbiamo compiuto un altro importante passo avanti verso il conseguimento dell’ambizione climatica dell’Europa per il 2030”.
Un segnale alla COP27 per accellerare gli sforzi
Il fatto che l’Unione Europea stia adottando le misure necessarie per ridurre le emissioni di almeno il 55% entro il 2030, è un segnale forte alla COP27 che si sta svolgendo in questi giorni in Egitto.
L’UE sta, infatti, rispettando i propri impegni in materia di clima, passando velocemente dalla teoria alla pratica. L’obiettivo è accelerare gli sforzi per portare avanti il processo di transizione ecologica minato dalla crisi energetica, e diventare il primo continente a impatto zero al mondo entro il 2050.