La Commissione Europea ha destinato 380 milioni di euro a nuovi progetti rientranti nel programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima. Dei 133 selezionati, una parte punterà a incentivare la riqualificazione edilizia degli edifici, un’altra la creazione di comunità energetiche rinnovabili.
Finanziati 133 nuovi progetti
Spingere l’acceleratore su riqualificazione energetica degli edifici, comunità energetiche rinnovabili (CER) e modelli di business basati sull’energia sostenibile. È del 21 ottobre la decisione della Commissione Europea che va in questa direzione, destinando oltre 380 milioni di euro a 133 nuovi progetti in tutta Europa nell’ambito del programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima. L’Istituzione europea ha stanziato oltre la metà dell’importo necessario alla realizzazione dei progetti (574 milioni di euro), che verrà poi integrato da governi nazionali, regionali e locali, partenariati pubblico-privato, imprese e organizzazioni della società civile.
Il programma LIFE
Lo scopo del programma LIFE, ormai operante da 32 anni, è quello di cofinanziare progetti di azione per l’ambiente e il clima in tutta l’UE e nei paesi associati. I 133 progetti vincitori rappresentano il risultato della selezione meticolosa avvenuta tra oltre 650 domande pervenute alla CINEA, l’Agenzia esecutiva europea per il clima, l’infrastruttura e l’ambiente per LIFE 2023, che pone al centro delle politiche ambientali europee l’energia in tutte le sue forme.
Più nel dettaglio, i finanziamenti mobilitati sono così distribuiti:
- 143 milioni di euro per contribuire all’economia circolare e migliorare la qualità della vita, con 26 progetti volti a ridurre l’uso dell’acqua, i rifiuti industriali e domestici, l’inquinamento atmosferico e acustico, nonché a promuovere la riduzione, il riutilizzo e il riciclaggio;
- quasi 216 milioni di EUR per progetti in materia di natura e biodiversità, volti a ripristinare gli ecosistemi e gli habitat di acqua dolce, marini e costieri; migliorare lo stato di conservazione di uccelli, insetti, rettili, anfibi e mammiferi;
- circa 110 milioni di EUR per la resilienza ai cambiamenti climatici, la mitigazione dei cambiamenti climatici, la governance e l’informazione;
- 105 milioni di EUR per la governance e le soluzioni di mercato per accelerare la transizione verso l’energia pulita.
I finanziamenti per la transizione energetica
Per garantire una transizione verso l’energia pulita, nell’ambito dei 59 nuovi progetti annunciati, il programma di formazione triennale LIFE DiVirtue, da 1,25 milioni di euro, che utilizzando realtà virtuale (VR) e la realtà aumentata (AR), aiuterà studenti e professionisti dell’edilizia a realizzare edifici e ristrutturazioni a emissioni zero in Bulgaria, Repubblica Ceca, Grecia, Croazia e Romania. In aggiunta, con quasi 10 milioni di euro, il progetto ENERCOM FACILITY fornirà sovvenzioni dirette a 140 comunità energetiche emergenti in tutta Europa per stimolare gli investimenti nell’energia sostenibile. Sempre all’ambito energetico appartiene il LIFE GRAPhiREC (Italia), che mira a riciclare la grafite dalle batterie, contribuendo al recupero di materiali critici e riducendo i costi energetici nella produzione, con potenziali risparmi di 25 milioni di euro.
Gli altri progetti finanziati
Tra gli altri progetti selezionati vanno sicuramente annoverati:
- il LIFE POLITEX (Spagna): riduce l’impronta ambientale del settore tessile, convertendo rifiuti in nuovi tessuti, diminuendo così l’energia necessaria per produrre materie prime vergini.
- DESALIFE (Isole Canarie): promuove la resilienza idrica producendo acqua dolce dall’oceano tramite boe a onde offshore, una soluzione energeticamente sostenibile rispetto ai metodi tradizionali di desalinizzazione.
- LIFE4AquaticWarbler e LIFE AWOM: questi progetti riguardano principalmente la tutela della fauna e il supporto alla biodiversità.
- IMAGE LIFE e LIFE VINOSHIELD (Spagna, Francia, Italia): si concentrano sulla resilienza dei vigneti e dell’agricoltura contro i cambiamenti climatici.
- LIFE BLUE 420 kV GIS (Belgio): mira a ridurre le emissioni di gas serra nel settore dell’energia elettrica attraverso tecnologie più efficienti per gli interruttori.
