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Transizione energetica e sostenibilità: i punti del nuovo accordo tra la BEI e la Tunisia

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La Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Tunisia hanno definito un nuovo accordo, finalizzato e proiettato sulla regione nordafricana, con al centro la transizione energetica e sostenibilità.

Oltre la Tunisia

La transizione e la sostenibilità hanno indirizzato le politiche della Banca europea per gli investimenti (BEI) anche oltre l’Europa, come ha dimostrato il recente accordo che ha definito con la Tunisia. La prospettiva di investire e assumere degli impegni nel quadrante nordafricano ha ormai assunto una valenza strategica.

Il Mar Mediterraneo, ponte tra Europa e Africa, veicola infatti importanti catene del valore energetico, sia per il fossile, che sulle rinnovabili. Basti pensare alle potenzialità dell’Algeria sull’idrogeno ‘verde’ come pure della stessa Tunisia, pronta a trasformarsi in un hub. Ed è in questo contesto che va riconnessa la sinergia tra la Banca e la Tunisia, volta a promuovere lo sviluppo sostenibile e la transizione energetica.

Con questa linea di credito e il supporto finanziario, il Governo di Tunisi potrà modernizzare le infrastrutture. Il tutto, oltre a stimolare l’economia e ad affrontare al meglio le sfide climatiche ed energetiche. Non ultimo, nella creazione di posti di lavoro e l’inclusione sociale.

L’impegno finanziario

Sulla base della continuità, la BEI concederà 415 mln di euro di nuovi finanziamenti – dopo le firme sugli accordi nel 2024 – consolidando il suo ruolo di vettore nell’area. In termini di paragone, si è assistito ad una crescita dell’impegno, passando da 163,7 mln di euro nel 2023 a 196,6 mln di euro nel 2024.

Con 170 mln di euro e attraverso il programma ‘Tunisie Relance Économique‘ si darà il supporto alle micro, piccole e medie imprese (PMI). Una delle modalità attraverso cui implementare le pratiche di sostenibilità. Le PMI, da sole, rappresentano infatti il 90% del tessuto imprenditoriale tunisino e impiegano il 60% della forza lavoro.

Il programma si avvarrà di alcuni strumenti innovativi di condivisione del rischio. Inoltre, una sovvenzione di 8 mln di euro dall’Unione Europea rafforzerà questo impegno, nella promozione di uno sviluppo economico che sia sostenibile.

Il coinvolgimento dell’Italia

Al capitolo ‘transizione energetica e sviluppo sostenibile’ i finanziamenti della BEI coinvolgeranno invece anche l’Italia. La Banca dell’UE continuerà a sostenere progetti di efficienza energetica, energia rinnovabile e mobilità sostenibile.

Nello specifico, mediante l’interconnessione elettrica Italia-Tunisia (ELMED) e insieme all’iniziativa Team Europe. Suddetta infrastruttura – ‘un cavo’ – contribuirà a garantire l’approvvigionamento energetico del Paese nordafricano.

Si andrà così a sfruttare pienamente il potenziale tunisno di energia rinnovabile. La posizione geografica e l’apporto del Sole (e da qui dell’energia solare) sono ovviamente presupposti essenziali. Anche ‘solo’ per ottenere finanziamenti dagli organismi internazionali o dai privati.

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