Roma, 08/09/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Telecomunicazioni tra tecnologie green e fonti rinnovabili, il Report

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Secondo l’ultimo Rapporto IDC dal titolo “European Telcos’ Journey to a Sustainable Future” le iniziative green stanno crescendo di numero, soprattutto negli investimenti in tecnologie pulite e in fonti energetiche rinnovabili. L’aumento dei costi energetici per le imprese è stato uno dei motivi chiave per l’accelerazione della transizione energetica, soprattutto a partire dalla fine del 2021.

Il Rapporto “European Telcos’ Journey to a Sustainable Future

La transizione energetica riguarda da tempo anche le aziende del settore delle telecomunicazioni in Europa, che puntano a raggiungere un maggior livello di sostenibilità ambientale, che è un fattore chiave per il mantenimento di un pari livello di competitività in un mercato sempre più concentrato e in fase di transizione.

A guidare questo percorso troviamo sicuramente l’innovazione tecnologica, ma anche pressioni di tipo regolatorio e di natura economica. Secondo l’ultimo Rapporto IDC dal titolo “European Telcos’ Journey to a Sustainable Future” le iniziative in questo senso stanno crescendo di numero, soprattutto negli investimenti in tecnologie pulite e in fonti energetiche rinnovabili.

L’aumento dei costi energetici per le imprese è stato uno dei motivi chiave per l’accelerazione della transizione energetica, soprattutto a partire dalla fine del 2021.

Tra gli esempi contenuti nel Report c’è il caso di Orange, che è passata da 579 milioni di investimenti green nel 2021 a oltre un miliardo di euro nel 2023. Un incremento di spesa del 70% in meno di due anni.

A seguito dell’aumento del consumo di dati e della necessità di una solida infrastruttura di rete, queste aziende si stanno concentrando sulla riduzione delle spese operative attraverso pratiche sostenibili.

Tra queste il taglio delle emissioni di CO2, l’ottimizzazione delle materie prime o una riduzione del loro utilizzo, ma anche servizi e soluzioni offerti ai clienti per abbattere l’impronta ambientale.

La capacità delle aziende di telecomunicazioni nel creare valore con la sostenibilità

Un altro esempio riportato dallo studio è l’introduzione del “Sustainability Technology Value Framework”, che delinea una serie di best practice utili alle aziende per migliorare gli sforzi di sostenibilità e ottenere risultati misurabili nel tempo.

Il framework valuta la capacità dell’azienda nel creare valore attraverso tre pilastri:

  • Prestazioni aziendali – Impronta di carbonio: questo pillar esamina l’infrastruttura, le operazioni e i processi di un’organizzazione volti a ridurre al minimo l’impatto ambientale. Ad esempio: riduzione delle emissioni di gas serra dirette, indirette e della catena di fornitura.
    In quest’ambito, si riporta il caso di Tele2, che si distingue come azienda di telecomunicazioni leader nella riduzione delle emissioni di CO2, avendo ottenuto una riduzione del 97% delle emissioni Scope 1 e 2 dal 2019, diventando così la prima azienda di telecomunicazioni europea a raggiungere questo traguardo. Altra voce rilevante è l’ammodernamento delle infrastrutture di rete obsolete con tecnologie ad alta efficienza energetica, come il 5G e la fibra ottica. Deutsche Telekom, altro esempio riportato nel documento, ha completato la chiusura della sua rete 3G in Germania a partire dal 2021 per concentrarsi sul potenziamento delle sue reti 4G e 5G;
  • La tecnologia come fattore abilitante – Handprint: in questo caso, le aziende si concentrano sulla sostenibilità dei prodotti e delle soluzioni dell’organizzazione, valutando in che modo queste offerte aiutano i clienti a ridurre le emissioni di carbonio e a minimizzare l’uso di materie prime.
    tra gli esempi: l’uso della tecnologia dell’Internet of Things (IoT) per il monitoraggio ambientale, la conservazione delle risorse, le reti intelligenti e il monitoraggio dell’inquinamento per migliorare la sostenibilità e l’efficienza.
    Durante il 2024, Vodafone Germania ha utilizzato l’IoT e i sensori intelligenti per creare gemelli digitali di siti naturali per monitorare la temperatura, l’umidità del suolo, la pressione dell’aria e i cicli di irrigazione degli alberi. Particolare rilievo assumo i “Programmi di riparazione, restituzione e ricondizionamento”: questi programmi consentono ai clienti di prolungare la durata di vita dei dispositivi e ridurre i rifiuti elettronici tramite servizi di riparazione, restituzione e ricondizionamento. Nel marzo 2024, Orange Belgium ha lanciato un negozio online per smartphone ricondizionati, ampliando la sua gamma di telefoni ricondizionati a oltre 8.500 unità, rafforzando l’impegno dell’operatore per un’economia verde e circolare.
  • Ultimo pillar, Tech4Good — Heartprint: considera l’impatto più ampio dell’azienda sulla comunità, compresa la sensibilizzazione alle aree rurali e alle comunità svantaggiate. Ad esempio, ampliare la copertura della rete alle aree rurali. Con le sue due FiberCo europee, Orange si è impegnata ad espandere la copertura della fibra nelle aree rurali, con ulteriori 5,1 milioni di connessioni aggiunte a partire dalla fine del 2023.
    Poi c’è la promozione dell’inclusione digitale: sviluppo di servizi e piattaforme accessibili per dare potere alle comunità svantaggiate. BT mira a fornire servizi full-fibra a 6,2 milioni di case e aziende nelle comunità rurali e ad aiutare 25 milioni di persone nel Regno Unito a migliorare le proprie competenze digitali entro il 2026.

Le iniziative ESG

Secondo il Global Sustainability Readiness Index Survey di IDC, il motore principale (36%) delle iniziative ESG e legate alla sostenibilità tra le società di telecomunicazioni è migliorare l’accesso al capitale.

Le società di telecomunicazioni europee hanno fissato obiettivi a breve e lungo termine per raggiungere l’azzeramento delle emissioni nette di gas serra, dimostrando il proprio impegno per la neutralità del carbonio e contribuendo agli sforzi globali per combattere il cambiamento climatico.

Giornalista

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