Secondo l’ultimo rapporto dell’Agenzia europea dell’Ambiente l’Italia soffre più di altri Stati. La mancanza di acqua potabile si ripercuote sulla salute della popolazione.
Gravi conseguenze per la salute
L’inasprirsi dei cambiamenti climatici “aumenterà ulteriormente l’esposizione delle persone agli eventi atmosferici estremi, con gravi conseguenze per la salute”, mette in guardia l’Agenzia europea dell’ambiente rivelando i dati europei sullo stress idrico permanente.
L’ultimo rapporto dell’Aea rende noto che in Italia un cittadino su due subisce l’emergenza acqua, soprattutto nel nord del Paese.
Crolla il valore dei terreni agricoli italiani
A fare le spese dello stress idrico permanente sono soprattutto i contadini.
La maggior parte della perdita di valore dei terreni europei potrebbe essere “concentrata in Italia”, perché i ricavi delle aziende agricole “sono molto sensibili ai cambiamenti stagionali dei parametri climatici”, si legge nel report dell’Aea.
Crolla dunque il valore dei terreni agricoli italiani.
Negli ultimi anni, a causa della siccità, in Italia i raccolti di mais e mangimi hanno subito una riduzione del 45% e la produzione di grano e riso è diminuita del 30%.
L’Italia descritta dall’Aea
L’Italia descritta dall’Aea presenta un’alta concentrazione di fenomeni climatici avversi sviluppatisi in pochi anni.
Sommando i dati delle alluvioni al quadro della siccità – e dei conseguenti incendi boschivi, soprattutto nella stagione estiva – un italiano su 10 vive in aree a rischio siccità o inondazioni.
Il capitolo “alluvioni” ricorda l’Italia per due episodi accaduti nel nord Italia.
In Emilia Romagna, a maggio 2023, in circa 36 ore è caduto un quantitativo di pioggia tale da poter essere equiparato a 6 mesi e provocando lo straripamento di 23 fiumi.
Nel 2017 forti piogge si sono abbattute nel livornese causando lo straripamento del torrente Ugione che ha allagato la raffineria di Livorno con conseguente versamento di petrolio in mare.
Esempi virtuosi
Il rapporto Aea sottolinea anche tre esempi virtuosi italiani. Si trovano tutti nel settentrione.
Il primo caso è rappresentato dall’ospedale dell’Angelo di Mestre, a Venezia, che si occupa di gestione e stoccaggio delle acque piovane.
La seconda esperienza descritta è quella del parco acquatico di Gorla Maggiore, a Varese, integrato con un sistema che permette la fitodepurazione per il trattamento degli straripamenti delle fognature combinate.
Il sistema purifica l’acqua e riduce il rischio di inondazioni.
Il terzo esempio è rappresentato dal comune di Peschiera Borromeo, a Milano.
Attraverso una rete di sensori, le acque reflue trattate vengono monitorate costantemente, così da avere dati certi sulla qualità dell’acqua che viene impiegata in agricoltura.
Cosa fa il Governo italiano?
Cosa fa il Governo italiano?
Nel 2016 ha stanziato un’indennità gratuita di acqua pari a 50 litri pro capite al giorno per coprire i bisogni essenziali delle famiglie in difficoltà.
Nel 2021 ha rivisto i parametri di accesso al bonus sociale idrico.
Non basta.
L’Aea ribadisce che l’esposizione ai rischi legati ai cambiamenti climatici danneggia la salute.
Inquinamento, piogge torrenziali, carenza di acqua e deterioramento della qualità dell’acqua portano infezioni, patologie a carico dell’apparato respiratorio, come l’asma e la bronchite, decadimento psichico, e problemi cardiovascolari, che in Italia rappresentano la prima causa di decesso.
L’Europa sottolinea che il Green Deal rappresenta la strada da seguire, ma sono necessarie immediate misure, da attuare anche su singoli territori nazionali, in primo luogo per una corretta gestione dell’acqua.