L’obiettivo è realizzare un sistema di stoccaggio centralizzato dell’energia elettrica nel nostro Paese, promuovendo investimenti in sistemi di stoccaggio elettrochimici e pompaggi idroelettrici, per un’energia accumulabile di almeno 70 GWh. Pichetto Fratin: “Provvedimento fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di produzione elettrica da fonti rinnovabili previsti dal PNIEC, in linea con quelli del ‘Green Deal’ e del ‘Fit For 55’”.
Stoccaggio energia elettrica, Bruxelles approva il regime di aiuti italiano da 17,7 miliardi di euro
Quasi 18 miliardi di euro per la realizzazione e la gestione di un sistema di stoccaggio centralizzato dell’energia elettrica in Italia. È quanto stabilito dalla Commissione europea ai sensi delle norme dell’Unione in materia di aiuti di Stato.
In tal modo si potranno costruire impianti di stoccaggio dell’energia elettrica con una capacità congiunta superiore a 9 GW/71 GWh.
Il regime, considerato da Bruxelles utile al conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo e del pacchetto “Pronti per il 55 %”, consentendo l’integrazione nel sistema elettrico italiano delle fonti energetiche rinnovabili, rimarrà in vigore fino al 31 dicembre 2033.
“Abbiamo approvato questo regime italiano da 17,7 miliardi di euro, che contribuirà in modo significativo agli obiettivi dell’UE in materia di decarbonizzazione e neutralità climatica. Lo stoccaggio centralizzato dell’energia elettrica offre flessibilità e facilita la diffusione delle fonti rinnovabili. Per concludere, questo regime innovativo contribuirà ad accelerare la transizione verde, riducendo al minimo le eventuali distorsioni della concorrenza”, ha dichiarato Margrethe Vestager, vicepresidente esecutiva responsabile per la Concorrenza.
Pichetto Fratin: “Ulteriore passo verso la decarbonizzazione del sistema energetico”
“Il provvedimento, approvato dopo una lunga interlocuzione tra l’Italia e Bruxelles – ha spiegato in una nota il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto – è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di produzione elettrica da fonti rinnovabili previsti dal PNIEC, in linea con quelli del ‘Green Deal’ e del ‘Fit For 55’: un ulteriore passo in avanti, dunque, verso la decarbonizzazione del sistema energetico”.
Secondo quanto comunicato dal ministero dell’Ambiente, la misura consentirà di promuovere nuovi investimenti in stoccaggi elettrochimici e pompaggi idroelettrici, per un’energia accumulabile di almeno 70 GWh e un valore complessivo di oltre 17 miliardi di euro nell’arco dei prossimi dieci anni.
La nuova capacità di stoccaggio elettrico, si legge nel comunicato ministeriale, sarà acquisita attraverso specifiche aste svolte da Terna e potrà essere utilizzata per accumulare l’energia nei periodi di maggiore produzione rinnovabile per cederla in quelli di maggior consumo. In questo modo si assicura la piena integrazione nel mercato della produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, in particolare fotovoltaico ed eolico, garantendo la contestuale sicurezza del sistema elettrico.
Stoccaggio energia al centro della strategia green Ue
Lo stoccaggio dell’energia è una soluzione tecnologica considerata fondamentale dall’Unione, perché assicura maggiore flessibilità, stabilità e affidabilità dei sistemi energetici che verranno.
La flessibilità è particolarmente necessaria nel sistema elettrico europeo, dove si stima che la quota delle energie rinnovabili raggiungerà il 69 % circa entro il 2030 e l’80 % entro il 2050.
Nel marzo 2023, la Commissione ha adottato un elenco di raccomandazioni che, se applicate, garantirebbero una maggiore diffusione dello stoccaggio dell’energia, accompagnato da un documento di lavoro dei servizi della Commissione che fornisce una panoramica dell’attuale quadro normativo, di mercato e di finanziamento dell’UE relativo allo stoccaggio e individua gli ostacoli, le opportunità e le migliori pratiche per il suo sviluppo e la sua diffusione.