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Sostenibilità delle filiere dell’auto: il piano di Tau Group a Torino, col sostegno della BEI

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La Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Tau Group hanno formalizzato un prestito dal valore di 20 mln di Euro, per innovare e migliorare la sostenibilità dello stabilimento di Torino, entro il 2027.

Sostenibilità e produzione automobilistica

La Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Tau Group – con il sostegno di InvestEU – hanno formalizzato un prestito dal valore di 20 mln di Euro. Il finanziamento servirà per valorizzare la sostenibilità delle filiere produttive del settore automobilistico, con particolare riferimento allo stabilimento di Torino. L’operazione dovrebbe essere completata entro il 2027.

La Tau Group (start up che si occupa di elettrificazione nel comparto dei trasporti), grazie alla BEI, ha messo a punto un progetto ambizioso, imperniato sul paradigma della sostenibilità produttiva. Si lavorerà affinché aumenti la capacità produttiva di filo ad alte prestazioni. Sia, per le applicazioni automobilistiche, che per la componentistica nei macchinari impiegati nella transizione ‘verde’.

L’obiettivo sarà una crescita quantitativa continua, passando dalle circa 2.000 tonnellate attuali fino a raggiungere le 12.000 tonnellate annue, proprio entro il 2027. Si tratterebbe di maggiorare il contributo (logistico) in uno dei settori sui quali l’Unione Europea ha da anni investito (anche pensando al confronto commerciale con la Cina).

I dettagli

Più nello specifico, secondo le spiegazioni che Tau Group ha fornito riguardo il suo piano aziendale, si andranno a sostituire le attuali soluzioni di smaltatura del filo. Queste, in effetti, prevedono l’uso di solventi pericolosi e inquinanti. Al loro posto, sarà implementata una nuova tecnologia, mediante la quale si potrà rivestire il filo con polimeri ingegneristici avanzati.

Tradizionalmente, la smaltatura del filo nei motori elettrici è sempre avvenuta tramite un processo articolato, con ripetute fasi di evaporazione e l’utilizzo di solventi dannosi per l’ambiente. Al contrario, Tau Group ha brevettato un processo del tutto diverso, noto come DryCycle, evocativo sin dalla definizione.

La tecnologia ha reso possibile l’eliminazione dell’uso di solventi, riducendo così il consumo energetico e minimizzando gli scarti di produzione. Si andrà incontro a efficientamento e risparmio di tempo, in quanto, in un’unica fase, si potranno ottenere risultati uguali o migliori rispetto al processo tradizionale.

La realizzazione di fili ‘ecosostenibili’ ad alte prestazioni e a basso costo per veicoli elettrici e altre macchine elettriche, darebbe un grande apporto nell’accelerare lo sviluppo della mobilità ‘verde’.

Francesco Taiariol, l’Amministratore delegato di Tau Group, ha rimarcato l’importanza della sinergia. In quest’ottica: “Grazie alla BEI, ci impegneremo a diventare un punto di riferimento nel settore. Questo, attraverso la promozione di una filiera più sostenibile ed efficiente. E insieme, consolidando il ruolo di vertice dell’Europa nella transizione energetica globale“.

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