Negli ultimi sessant’anni, il Gruppo della Banca europea per gli investimenti (BEI) ha contribuito attivamente allo sviluppo della Grecia, un impegno che si è rinnovato in direzione della transizione energetica.
Il Gruppo BEI e la Grecia
Il Gruppo della Banca europea per gli investimenti (BEI) e la Grecia hanno rilanciato la loro sinergia, rafforzando il valore degli investimenti ‘comunitari’ sulla transizione energetica. L’occasione è arrivata nel corso della visita che Nadia Calviño – vertice della Banca – ha effettuato ad Atene, dove ha incontrato il Primo Ministro Kyriakos Mitsotakis e il Ministro delle Finanze Kostis Hatzidakis.
Dal 1963 il Gruppo della BEI ha investito nel Paese ellenico l’equivalente di quasi 50 mld di Euro. Di fatto, ha assunto lo status di garante, vettore della crescita e della coesione sociale. Al cospetto delle sfide climatiche, il supporto finanziario (verso le banche e le imprese) sarà costantemente indirizzato a tutti quei piani in materia di innovazione e sviluppo sostenibile.
Il tutto, all’interno di un piano che ha redatto lo stesso Governo di Atene. Con questo, l’esecutivo ha definito otto priorità di investimento fondamentali per i prossimi anni. I settori di maggiore interesse mirano a rafforzare l’indipendenza energetica, la digitalizzazione, il coordinamento tra gli impegni economici del capitale pubblico e privato.
Le isole al centro dell’accordo
Materialmente, l’incontro tra le parti è servito per arrivare alla firma di un importante accordo. In effetti, c’è stato il lancio del Fondo di decarbonizzazione della cooperazione tra la BEI, la Commissione europea e il Governo greco.
Lo strumento dovrebbe mobilitare 2 mld di Euro, provenienti dai proventi dei permessi di emissione di carbonio dell’UE. Utilizzando le risorse che derivano dal meccanismo di contenimento dell’anidride carbonica (CO₂), si struttureranno altri comparti.
La Grecia potrà così valorizzare le iniziative di energia rinnovabile nelle ‘sue’ isole, incoraggiando l’adozione di soluzioni solari, eoliche e di accumulo di batterie. Conseguentemente, aumenterà il livello di connettività tra le diverse realtà territoriali. Inoltre, il fondo ha previsto dei progetti per sostenere la ricarica dei veicoli elettrici, oltreché diversi impianti fotovoltaici.
In Grecia, dunque, si è confermato, il valore dell’impegno comunitario. Sia nei confronti dello sviluppo – nei singoli territori – che dell’implementazione delle nuovi fonti energetiche a livello locale.