Roma, 22/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Ristrutturazione energetica delle case, possibile tagliare i consumi del 44%. Lo studio

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Secondo il nuovo studio PBIE sarebbe necessario in Europa un tasso di rinnovamento edilizio del 3% entro il 2035 (contro l’1% attuale) per portare tutti gli edifici residenziali in Europa al livello necessario di consumo energetico previsto per sfruttare al massimo i vantaggi dell’efficientamento energetico degli immobili.

Gli obiettivi di decarbonizzazione fissati entro il 2030 e di neutralità climatica per la metà del secolo sono alla nostra portata solo se riusciremo ad innalzare i livelli di efficienza energetica e a tagliare il più possibile i consumi.

Secondo uno studio del Think Tank europeo Building Performance Institute (PBIE), grazie alle ristrutturazioni energetiche degli immobili e degli edifici, pubblici e privati, è possibile arrivare a tagliare il 44% dei consumi energetici entro il 2050.

Isolando tetti e pareti, impiegando le migliori tecnologie green a nostra disposizione per ottenere energia pulita e ridurre consumi e sprechi, è possibile secondo il Rapporto risparmiare fino a 777 TWh di gas, un volume di consumi pari a quelli raggiunti annualmente da Germania e Spagna messe assieme.

In termini assoluti, i migliori risultati si avrebbero in Germania, Francia, Italia e Polonia. Se tutti i loro edifici dovessero essere ristrutturati, infatti, potrebbero risparmiare energia rispettivamente per un valore di 214, 113, 115 e 52 Terawattora (TWh), secondo quanto riportato nello studio.

Proprio su questo tema, in questi giorni, si è aperto un confronto molto determinato tra Roma e Bruxelles, con l’Italia che ha rivendicato maggiore spazio d’autonomia per raggiungere questi obiettivi, comunque riconosciuti come centrali per la transizione in corso.

Un livello di efficienza molto elevato che potrebbe tornare utilissimo proprio per accelerare sulla strada dell’autonomia energetica tanto desiderata dall’Europa, che secondo l’Agenzia internazionale per l’energia affronterà un grande divario tra domanda e offerta di gas, fino ad un gap stimato attorno ai 57 miliardi di metri cubi di gas nel 2023.

Un obiettivo non impossibile quello della ristrutturazione energetica diffusa, ma difficile in questa fase storica critica.

Il Rapporto BPIE afferma infatti che è necessario un tasso di rinnovamento edilizio del 3% entro il 2035 (contro l’1% attuale) per portare tutti gli edifici residenziali in Europa al livello necessario di consumo energetico. E per raggiungere le emissioni nette zero entro la metà del secolo, il tasso di ristrutturazione deve essere portato al 4% entro il 2045.

Giornalista

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