La spesa per gli interventi di miglioramento dei livelli di efficienza energetica e per installare impianti termici alimentati a fonti rinnovabili è in crescita a febbraio. Tutti i dati aggiornati del contatore Gse.
I dati aggiornati del contatore del Conto termico 2023
Pubblicati dal Gestore servizi energetici (Gse) i nuovi dati sul contatore del Conto termico in Italia. L’impegno di spesa complessivo stimato al momento per il 2023 è di 222 milioni di euro.
Di questi, 82 milioni saranno spesi per interventi di privati e 140 milioni per quelli realizzati dalla Pubblica Amministrazione (PA).
Individuato un trend in crescita sul contatore, con un incremento di spesa di circa 30 milioni di euro rispetto al mese di gennaio 2023.
Sempre per l’anno in corso, il Gse stima un’erogazione di bonus economici equivalente al 65% della spesa sostenuta.
Che cos’è il Conto termico e a che serve
Il Contatore del Conto Termico è un fondo gestito dal Gse che consente di monitorare l’andamento degli incentivi impegnati (previsti dai D.M. 28/12/12 e D.M. 16/02/2016) per la realizzazione di interventi di efficienza energetica e di impianti termici alimentati a fonti rinnovabili.
Gli incentivi possono essere richiesti per la realizzazione di impianti solari termici, sistemi a pompe di calore (anche ibridi), caldaie e apparecchi a biomasse.
Negli ultimi dieci anni (il meccanismo è partito nel 2013), al 1° febbraio 2023, sono pervenute circa 591 mila richieste di incentivi per una spesa di 1 miliardo e 835 milioni di euro di cui: 603 milioni di euro per interventi realizzati dalla PA; 1 miliardo e 232 milioni di euro per interventi realizzati da privati.
Il Conto termico è un meccanismo che consente di riqualificare i propri edifici per migliorarne le prestazioni energetiche, riducendo in tal modo i costi dei consumi e recuperando in tempi brevi parte della spesa sostenuta.
Come spiegato dal Gestore, il limite massimo per l’erogazione degli incentivi in un’unica rata è di 5.000 euro e i tempi di pagamento sono all’incirca di 2 mesi.