In occasione del Consiglio straordinario dei ministri dell’energia tenutosi a Bruxelles, il Ministro Picchetto ha espresso contrarietà in merito a uno dei punti chiave della strategia UE sull’idrogeno.
Idrogeno protagonista a Bruxelles
Grande protagonista nel dibattito internazionale sulle energie rinnovabili, l’idrogeno è diventato oggetto di discussione anche durante il Consiglio Energia a Bruxelles.
È stato, infatti, in tale occasione che l’Italia ha evidenziato la propria contrarietà a uno dei punti della proposta dalla Commissione europea sull’avvio del mercato dell’idrogeno, ossia quello che si riferisce alla separazione tra i produttori e i futuri gestori delle reti di distribuzione.
La posizione dell’Italia
Il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto ha precisato che nel pacchetto di misure contemplato dall’Unione per incentivare la produzione e l’utilizzo di idrogeno verde, il principale punto critico per l’Italia riguarda il regime di ‘unbundling’ dei futuri gestori delle reti di idrogeno. Secondo il ministro, in questa fase di avvio sarebbe, infatti, preferibile un approccio graduale e flessibile, in grado di garantire condizioni di parità agli operatori.
“Riteniamo che l’applicazione del modello di separazione societaria fin da subito possa ostacolare lo sviluppo dell’idrogeno, impedendo ai gestori di investire nella produzione mentre devono svilupparsi le reti di trasporto. Servirebbe dunque, un approccio graduale, soggetto alla verifica delle Autorità di regolazione, per non pregiudicare l’accesso non discriminatorio alle fonti di mercato” ha chiarito Pichetto .
La strategia UE sull’Idrogeno
La strategia dell’UE sull’idrogeno è stata adottata nel 2020 allo scopo di adottare una visione condivisa per la creazione di un ecosistema europeo volto alla ricerca e all’innovazione in materia.
In linea con gli obiettivi del Green Deal, gli Stati Membri si sono proposti di esplorare i diversi modi in cui la produzione e l’utilizzo di idrogeno rinnovabile possano aiutare a decarbonizzare l’economia dell’UE, contribuendo alla ripresa economica post-COVID-19.
Sono 20 i punti che avrebbero dovuto essere implementati entro la fine dell’anno. Suddivise in tre macroaree, le azioni previste riguardano investimenti, misure di sostegno e norme comuni per la realizzazione di infrastrutture volte alla produzione, e dunque alla diffusione, dell’idrogeno pulito nell’Unione.
Un’agenda di investimenti per l’UE
Tra le priorità della Comunità Europea in tema di Idrogeno verde, vi è senza dubbio quella che riguarda lo sviluppo di un’agenda di investimenti per stimolare la produzione e l’utilizzo dell’idrogeno, creando un bagaglio concreto di progetti di riferimento.
Il sostegno agli investimenti strategici nell’idrogeno pulito dovrebbe avvenire attraverso lo sportello apposito di InvestEU.
Aumentare la domanda e la produzione
Per incrementare domanda e produzione, l’Europa propone l’introduzione dell’idrogeno e dei suoi derivati nel settore dei trasporti, nonché la possibilità di adottare politiche dal lato della domanda nei settori di utilizzo finale. Non è, inoltre, da escludere la possibilità di lavorare a uno schema pilota per il programma Carbon Contracts for Difference, in particolare per sostenere la produzione di acciaio a basso tenore di carbonio.
Tra le azioni intese a promuovere gli impianti di produzione, c’è anche quella di lavorare alla creazione di una normativa comune per ridurre al minimo le emissioni di carbonio. L’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni dovrebbe essere poi reso certificabile.
Quadro di supporto
Il piano di supporto prevede lo sviluppo di infrastrutture e di reti transeuropee per l’energia e i trasporti, inclusa la progettazione di una rete di stazioni di rifornimento.
Progettare regole di mercato che consentano la diffusione dell’idrogeno, compresa la rimozione degli ostacoli allo sviluppo di un’ infrastruttura efficiente e all’accesso ai mercati per produttori e clienti, è uno dei punti principali del documento.
Tra le altre proposte vi sono:
- Realizzare un elettrolizzatore da 100 MW e un invito a presentare proposte per porti e aeroporti verdi nell’ambito del Green Deal e del programma Horizon 2020.
- Istituire la proposta Clean Hydrogen Partnership, concentrandosi sulla produzione, lo stoccaggio, il trasporto e la distribuzione di idrogeno rinnovabile a un prezzo competitivo.
- Guidare lo sviluppo di progetti pilota in grado di supportare le catene del valore dell’idrogeno, in coordinamento con il piano SET.
- Incentivare la sperimentazione di tecnologie innovative basate sull’idrogeno grazie al Fondo per l’innovazione ETS.
- Favorire l’innovazione interregionale nell’ambito della politica di coesione sulle tecnologie dell’idrogeno.