RecHycle è un progetto europeo che nasce al fine di studiare l’uso dell’idrogeno e dei gas riciclati per sostituire il coke ed il carbone polverizzato nell’altoforno delle acciaierie, supportando così la decarbonizzazione e il raggiungimento di una neutralità climatica al 2050.
L’obiettivo del progetto RecHycle
Il vero obiettivo del progetto RecHycle, finanziato dall’Ue e avviato a giugno dello scorso anno, è quello di studiare l’utilizzo dei gas metallurgici prodotti in loco, con o senza fonti esterne di idrogeno, e realizzare un hub per miscelarli, al fine di sostituire il coke ed il carbone polverizzato utilizzato dall’industria siderurgica, considerata una dei principali responsabili dell’inquinamento.
Circa il 67% dell’acciaio prodotto a livello globale si ottiene infatti attraverso un metodo per nulla sostenibile, in cui il carbone viene utilizzato come combustibile per riscaldare l’altoforno e come agente per convertire il minerale di ferro nel prodotto finale.
Tutto questo, rilascia una grande quantità di anidride carbonica, contrastando quelli che sono gli attuali e prossimi obiettivi europei a sostegno dell’ambiente, da qui al 2030 e al 2050.
Con RecHycle invece, i gas metallurgici vengono immessi nell’altoforno per produrre acciaio in modo più green, dimostrando che è possibile ottenere risultati anche adottando delle soluzioni più rispettose del clima ma comunque efficienti, oltre che abbastanza economiche.
Un’economia circolare
L’iniziativa rappresenta un altro passo importante verso il raggiungimento di un’economica circolare, presentandosi come un’alternativa più produttiva e più pulita per ottenere acciaio verde.
Il progetto prevede anche che i prodotti di scarto vengano valorizzati al massimo della loro potenzialità, prevedendo tre fasi differenti che si susseguiranno in 4 anni.
Le tre fasi
In un primo momento, verrà verificato il corretto funzionamento del sistema. Poi, sarà avviata una campagna di misurazioni industriali per rivedere e analizzare gli elementi chiave. Infine, saranno valutate la stabilità e la continuità del processo, nonché la quantità e la qualità dei gas metallurgici miscelati, oltre che le prestazioni iniziali e finali.
Un consorzio di 6 partner
È stato un consorzio composto da 6 differenti partner, provenienti da 4 Paesi diversi, a trasformare questi obiettivi e ambizioni europee in realtà. Tra questi, ArcelorMittal, azienda del Belgio considerata leader mondiale nella produzione di acciaio, e l’Università Politecnica delle Marche.