Unione europea (Ue) e Giappone hanno intensificato la loro cooperazione sull’idrogeno con la firma di un Memorandum di cooperazione (MoC): per stimolare l’innovazione tecnologica e di processo e per sviluppare un mercato internazionale dell’idrogeno verde e a basse emissioni il più possibile trasparente e con un quadro regolatorio ben definito.
Il mercato mondiale dell’idrogeno in crescita
Il mercato mondiale dell’idrogeno quest’anno dovrebbe raggiungere i 160 miliardi di dollari di valore a livello mondiale, ma il tasso di crescita medio annuo potrebbe salire al +11% (Cagr 2022-2030) ed entro la fine del decennio portare il valore complessivo del settore a 263,5 miliardi di dollari.
Driver per l’idrogeno sono i trasporti in generale, ma anche l’impiego crescente nell’alimentare le industrie più energivore. Al momento si tratta ancora di idrogeno grigio, cioè ottenuto impiegando combustibili fossili, che sappiamo bene non essere sostenibile a livello ambientale.
Discorso diverso va fatto per l’idrogeno verde e rinnovabile, che si ottiene tramite elettrolisi alimentata da fonti energetiche pulite e rinnovabili, come l’eolico e il fotovoltaico.
Un processo di generazione dell’idrogeno, sia grigio, sia verde, che però ancora registra dispersione di energia, valutata attorno al 30% per il primo e del 20/25% per quello ottenuto da reforming di petrolio e gas, secondo uno studio di Markets and Markets.
Cooperazione Ue-Giappone
Per questo Unione europea (Ue) e Giappone hanno intensificato la loro cooperazione sull’idrogeno con la firma di un Memorandum di cooperazione (MoC): per stimolare l’innovazione tecnologica e di processo e per sviluppare un mercato internazionale dell’idrogeno il più possibile trasparente e con un quadro regolatorio ben definito.
Il Memorandum, firmato a Tokyo dal Commissario europeo per l’Energia, Kadri Simson, e dal Ministro giapponese dell’Economia, del Commercio e dell’Industria, Yasutoshi Nishimura, identifica diverse aree di cooperazione e intervento, in cui sono chiamati a partecipare, oltre i Governi, anche attori industriali, istituti di ricerca e autorità regionali.
“L’accordo odierno conferma l’impegno dell’UE e del Giappone a lavorare insieme sull’idrogeno, che è fondamentale sia per i nostri obiettivi climatici sia per la sicurezza energetica. Questo memorandum di cooperazione rappresenta un’importante pietra miliare nell’approfondimento della cooperazione energetica dell’Unione con il Giappone, che si basa su valori e interessi condivisi”, ha dichiarato Kadri Simson, Commissario per l’Energia.
Le aree di intervento sono diverse, tra cui:
- politiche, regolamenti, incentivi e sussidi, anche a livello internazionale, per lavorare su standard e certificazioni comuni;
- best practice, progetti di ricerca e sviluppo, applicazioni e dimostrazioni sull’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni di carbonio;
- sviluppo di progetti anche nell’ambito di iniziative di cooperazione multilaterale e in ottica di supporto ad altri Paesi del mondo;
- piani di istruzione, di miglioramento delle competenze, di riqualificazione e formazione professionale, anche tramite scambi.
Idrogeno verde e rinnovabile è priorità
Oltre all’idrogeno verde, c’è anche quello considerato a basse emissioni inquinanti, cioè quello blu, ottenuto grazie all’impiego di combustibili fossili e di tecnologie di cattura, stoccaggio e riuso (Ccus) della CO2 che si genera nelle fasi di lavorazione.
Unione europea e Giappone continueranno a cooperare per un mercato dell’energia pulito e rinnovabile, tendenzialmente a zero emissioni, perché entrambi hanno fissato obiettivi di decarbonizzazione molto ambiziosi entro il 2050.
Durante il vertice dello scorso anno è stata istituita l’Alleanza verde Ue-Giappone proprio per accelerare la transizione ecologica ed energetica di entrambe le regioni facendo leva in particolare sull’idrogeno.