Il Parlamento europeo ha approvato con 310 voti favorevoli, una risoluzione che invita la Commissione a rielaborare la proposta di piano industriale green per l’Unione, allo scopo di rafforzarne la forza produttiva nei settori chiave dell’industria verde.
La risoluzione del Parlamento europeo
Una strategia efficace per ridistribuire, trasferire e rilocalizzare le industrie green in Europa. È ciò che ha chiesto il Parlamento Europeo alla Commissione, in risposta alla presentazione del Green Deal Industrial Plan. L’organo legislativo ha, infatti, approvato con 310 voti favorevoli, una risoluzione che invita il braccio esecutivo dell’UE ad elaborare una proposta che sia davvero in grado di incrementare la forza produttiva dell’Unione nei settori chiave dell’industria verde, come l‘energia solare ed eolica, le pompe di calore e le batterie.
Colmare il divario fra innovazione e diffusione sul mercato europeo
Secondo il testo votato, per favorire la commercializzazione di tecnologia strategica nel mercato comune, sono necessarie procedure di autorizzazione rapide e formule condivise, allo scopo di implementare con maggiore facilità e più velocemente, i nuovi progetti che utilizzano fonti di energia pulita e rinnovabile.
Leadership europea nelle tecnologie energetiche
L’atto emanato è una chiara espressione degli obiettivi di politica comunitaria presenti all’interno del Green Deal, con cui l’Unione Europea si propone di contrastare il cambiamento climatico.
Creare una propria leadership nel settore delle rinnovabili, può migliorare la base industriale esistente e sostenerne la trasformazione in futuro, anche nell’ottica di creare posti di lavoro e determinare una crescita economica in tutti gli Stati membri. Il Parlamento sostiene che l’UE debba adottare ogni misura necessaria ad accelerare le capacità di produzione di energia sicura, pulita e a prezzi accessibili, da mettere a disposizione delle industrie. Lo scopo è aumentare il risparmio energetico e le misure di efficienza energetica.
Fondo europeo per la sovranità
L’istituzione di un Fondo Europeo per la sovranità potrebbe rafforzare l’autonomia strategica del continente, anche in termini di accesso alle materie prime indispensabili al processo di transizione energetica, evitando la frammentazione dovuta alla presenza di diverse strategie nazionali. Secondo i deputati, il Fondo dovrebbe essere integrato nel bilancio pluriennale dell’UE e mobilitare investimenti privati.
Aiuti di Stato europei
Per quel che concerne gli aiuti di Stato, il Parlamento esclude qualsiasi tentativo di allentare le norme, senza fornire una soluzione alternativa valida per tutti i Paesi UE che non dispongano di ampie capacità di bilancio.
Le norme dell’UE sugli aiuti di Stato dovrebbero essere semplificate solo per consentire una flessibilità mirata, temporanea, proporzionata e coerente con gli obiettivi politici dell’UE.
Inflation Reduction Act (IRA) degli Stati Uniti
I deputati invitano la Commissione ad adottare una posizione più decisa nella lotta alla concorrenza globale sleale causata da aiuti di Stato ingiustificati. Inoltre, esprimono preoccupazione per le disposizioni dell’IRA, che discriminano le imprese dell’UE. La Commissione dovrebbe collaborare con gli Stati Uniti per garantire che l’UE rientri nelle eccezioni previste dall’IRA per i Paesi che partecipano a una cooperazione di libero scambio e che i prodotti europei siano ammissibili ai crediti d’imposta allo stesso modo dei prodotti statunitensi.