La Commissione propone uno strumento “temporaneo” e “ad hoc” per intervenire automaticamente sui mercati del gas in caso di aumenti estremi dei prezzi. Ma permangono molti dubbi sulla sua reale efficacia nella protezione di famiglie e imprese dall’instabilità dei mercati.
La proposta della Commissione per un price cap al gas temporaneo
L’emergenza energetica obbliga le istituzioni europee e nazionali a prendere provvedimenti sempre più efficaci per fronteggiare il rincaro delle bollette e tutelare imprese e famiglie. Per questo la Commissione europea ha presentato una nuova proposta per un meccanismo di correzione del mercato, “temporaneo” e “ad hoc”, per attenuare la volatilità nei mercati europei del gas senza mettere a repentaglio la sicurezza dell’approvvigionamento.
Si propone un tetto al prezzo del gas di cui tanto si era parlato nei mesi passati, che consiste in un massimale di sicurezza di 275 euro per il prezzo dei derivati Ttf a un mese.
Con la sigla Ttf si indica il Title transfer facility, che è il parametro di riferimento più comunemente usato per i prezzi del gas nell’Unione europea (Ue) e tecnicamente svolge un ruolo fondamentale nel mercato europeo del gas all’ingrosso.
Il meccanismo scatterebbe automaticamente in presenza di due condizioni:
- per due settimane il prezzo di regolamento dei derivati TTF front month è superiore a 275 €;
- nelle due settimane i prezzi del TTF superano di 58 € il prezzo di riferimento del GNL per 10 giorni consecutivi di negoziazione.
In caso si verificassero una delle due condizioni o entrambe, l’Agenzia per la cooperazione fra i regolatori nazionali dell’energia (Acer) pubblica immediatamente un avviso di correzione del mercato nella Gazzetta ufficiale dell’Ue e ne informa la Commissione, l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (Esma) e la Banca centrale europea (Bce).
Il meccanismo entrerà in funzione e quindi potrà essere attivato a partire dal 1° gennaio 2023.
Meccanismo efficace?
La proposta odierna si fonda sugli articoli 23 e 24 della proposta della Commissione del 18 ottobre, risponde all’invito dei leader dell’UE del 20 e 21 ottobre e fa seguito ad ampie consultazioni con gli Stati membri.
“Da agosto i prezzi del gas nell’UE sono diminuiti grazie alla riduzione della domanda, all’obbligo di riempimento degli impianti di stoccaggio, alla diversificazione delle forniture e ad altre misure proposte dalla Commissione negli ultimi mesi. Ma non disponiamo ancora di un mezzo per evitare e affrontare i rincari eccessivi dei prezzi. Oggi proponiamo di fissare un massimale al prezzo del gas nel TTF per proteggere i cittadini e le imprese da aumenti estremi. Il meccanismo è attentamente concepito per essere efficace senza compromettere la nostra sicurezza di approvvigionamento, il funzionamento dei mercati dell’energia dell’UE e la stabilità finanziaria”, ha dichiarato Kadri Simson, commissaria europea per l’Energia.
In caso l’applicazione di tale strumento provochi dei problemi sul mercato, è prevista la sospensione immediata in qualsiasi momento.
Secondo alcuni analisti di Goldman Sachs, l’attivazione del tetto al prezzo del gas può ridurre la liquidità del mercato e creare ulteriori distorsioni nella formazione dei prezzi.
Prezzo del gas di nuovo in sensibile aumento
Il prezzo del gas sul mercato di Amsterdam Ttf ha raggiunto stamattina il picco di 133 euro MWh, per poi viaggiare mediamente a metà giornata sui 130 euro. Una quotazione in deciso rialzo rispetto a ieri del 10% e del 37% rispetto a fine prima decade di novembre, quando toccava i 97 euro MWh, dato più basso di un lungo trend di discesa del prezzo iniziato a fine agosto e proseguito per tutti i mesi di settembre e ottobre.
C’è da chiedersi se abbia un senso proporre un price cap così alto. Uno strumento così ideato avrà efficacia in un mercato del gas che potrebbe tornare instabile in ogni momento? Il punto è che se per ipotesi si toccassero ripetutamente e per lungo tempo i 250 euro MWh di media, ad esempio, tale strumento non servirebbe praticamente a nulla, mentre famiglie e imprese vedrebbero lievitare le bollette.
Questo perchè, a guardare bene, le condizioni per far scattare un meccanismo del genere non si verificano facilmente e non si sono mai verificate finora, neanche ad agosto, quando il prezzo del gas sul Ttf è arrivato al picco storico di 346 euro, ma non è stato comunque più alto di 275 euro MWh per due settimane.
La domanda allora è: a che o a chi serve uno meccanismo così concepito? Qualcosa di più si capirà al prossimo Consiglio Energia europeo del 19 dicembre, anticipato dal Consiglio Europeo del 15 e 16 dicembre.