Roma, 22/11/2024 Notizie e approfondimenti sui temi dell’Energia in Italia, in Europa e nel mondo.

Energia, UE: con il calo dei prezzi prospettive di crescita del 1,7%

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Il calo rapido dei prezzi dell’energia, a dispetto delle previsioni della Commissione Europea, che temeva effetti disturbanti sul mercato, sta rinforzando i settori interni dell’economia, offrendo benefici a famiglie, aziende e governi. Questo inizio d’anno migliore del previsto innalza infatti le prospettive di crescita per l’economia dell’UE all’1,0% nel 2023 e all’1,7% nel 2024 con un calo dell’inflazione, nell’area dell’euro, al 2,8% nel 2024.

Benefici per famiglie, imprese e governi

L’economia europea continua a mostrare resilienza in un contesto globale difficile.Grazie alle temperature miti di questo inverno e, dunque, ad un crollo nei consumi, ma anche per merito di un’efficace diversificazione dell’offerta di energia, i timori dell’Unione Europea relativi ad un eventuale squilibrio nel mercato energetico non si sono verificati, anzi. Il calo rapido dei prezzi dell’energia sta progressivamente cancellando e invertendo l’effetto generato dal trasferimento del potere d’acquisto dell’Unione al resto del Mondo. Un fenomeno registrato nell’ultimo biennio e dovuto sostanzialmente all’impennata dei costi delle materie prime importate. Oggi, l’inversione di tendenza va a beneficio dei settori interni dell’economia, ovvero le famiglie, le aziende e i governi. Le parole di Paolo Gentiloni, commissario Ue all’Economia, espresse in conferenza stampa sono rassicuranti e fanno sperare in un futuro meno incerto. 

Ulteriore crollo dei prezzi

Secondo il rappresentante della Commissione, il primo cambiamento positivo registrato nel 2023, è l’ulteriore crollo dei prezzi delle materie prime dell’energia. I costi all’ingrosso del gas e dell’elettricità dell’Unione Europea sono scesi in modo significativo rispetto ai picchi dell’anno scorso e continuano a diminuire anche dopo le previsioni invernali. Il gas è arrivato a costare 35€ a MWh alla fine della settimana scorsa, che è il livello più basso dall’estate del 2021. Mano a mano che si avvicina la stagione di riempimento delle riserve di gas, gli stoccaggi si trovano a livelli molto comodi, limitando così notevolmente i rischi di penurie. 

Aumento dell’energia eccedente

Il Commissario ha quindi riferito che anche i prezzi del petrolio, come quelli del gas e dell’elettricità, dovrebbero diminuire nel prevedibile futuro, conducendo a un veloce miglioramento della bilancia dei pagamenti dei beni, nonché all’aumento dell’eccedente attuale, che dallo 0,5% del 2022, dovrebbe attestarsi al 2,3% nel 2024. 

Previsioni di crescita dell’economia 

I prezzi dell’energia più bassi, l’allentamento dei vincoli di offerta e un forte mercato del lavoro hanno sostenuto una crescita moderata nel primo trimestre del 2023, dissipando i timori di una recessione. Questo inizio d’anno migliore del previsto innalza le prospettive di crescita per l’economia dell’UE all’1,0% nel 2023 (0,8% nelle previsioni intermedie invernali) e all’1,7% nel 2024 (1,6% in inverno). Le revisioni al rialzo per l’area dell’euro sono di entità simile, con una crescita del PIL ora prevista rispettivamente all’1,1% e all’1,6% nel 2023 e nel 2024. Sulla scia delle persistenti pressioni sui prezzi core, anche l’inflazione è stata rivista al rialzo rispetto all’inverno, al 5,8% nel 2023 e al 2,8% nel 2024 nell’area dell’euro.

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