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Direttiva Rinnovabili: il Coreper si riunisce per superare lo stallo 

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Secondo quanto appreso da Eunews, dopo uno stallo di quasi un mese, la revisione della Direttiva sull’energia rinnovabile (Red III) torna in agenda tra gli ambasciatori dei 27 Stati membri, che si riuniscono oggi per cercare di dare il via libera definitivo all’accordo.

La riunione al Coreper

Ci sarà oggi la riunione al Coreper (il Comitato dei rappresentanti permanenti presso l’Ue) degli ambasciatori dei 27 Stati membri, al fine di dare il via libera definitivo all’accordo raggiunto con il Parlamento europeo il 30 marzo scorso.

Secondo quanto appreso da Eunews, la presidenza di Stoccolma, adesso alla guida semestrale dell’Ue, si sarebbe convinta a rimettere il testo in agenda dopo il cambiamento di posizione di alcuni Paesi sul dossier.

L’obiettivo? Raggiungere un’intesa e ottenere la maggioranza qualificata richiesta per aumentare la quota di rinnovabili fino al 42,5 % entro il 2030, dall’attuale 32% previsto dalla direttiva del 2018.

Il blocco alla Direttiva sull’energia rinnovabile (RED III)

Il via libera definitivo alla revisione della Direttiva sulle energie rinnovabili (RED III) sarebbe dovuto arrivare già il 17 maggio ma, poco prima del voto, un gruppo di Paesi guidati dalla Francia, e tra cui Bulgaria, Romania, Polonia, Ungheria e Repubblica ceca, hanno bloccato la procedura, facendo pressione per un maggiore riconoscimento delle energie a basso contenuto di CO2 di origine nucleare.

Ripercussioni anche sul regolamento RefuelEu

Lo stop ha avuto poi un effetto a catena portando a delle ripercussioni anche sul regolamento ReFuelEU Aviation, sui carburanti sostenibili per l’aviazione, dal momento che la Germania, tra gli Stati membri più ostili a riconoscere l’energia dell’atomo tra le fonti pulite, ha collegato l’iniziativa alla revisione della Direttiva sulle rinnovabili, secondo la logica: se non si approva l’uno, non si può dire sì nemmeno all’altro.

Lo stallo di quasi un mese

Queste considerazioni hanno spinto la presidenza svedese a rimuovere entrambi i punti in agenda e a rimandare il voto a data da destinarsi, dando origine a uno stallo che si è dilungato per quasi un mese.

Oggi, si cercherà di rinegoziare su un accordo ormai chiuso, con la speranza di Parigi di ottenere sempre di più sul riconoscimento dell’atomo nella strategia europea per le rinnovabili.

Non si sa a quali risultati si arriverà con la riunione di oggi, ma ciò che è certo è che, per arrivare a un’approvazione finale definitiva del testo, bisognerà raggiungere un’intesa e un compromesso che possa soddisfare in parte le richieste di tutti.

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